Anche la tachicardia è la risposta del cuore di una persona che si sente trascurata, ferita, offesa! Di una persona che si trova in un vicolo cieco: non sa cosa fare, non sa cosa è giusto fare.
Volersi bene è una prerogativa irrinunciabile altrimenti il mondo ci crolla addosso!
Per volersi bene e conseguire la consapevolezza, è bene abituarsi a vedere il bicchiere mezzo pieno.
Importantissimo: vedere il bicchiere mezzo pieno è diverso sia dal vederlo mezzo vuoto, sia dal vederlo pieno. Fuor di metafora, vedere il bicchiere mezzo pieno ci salva sia dal pessimismo, sia dall’ottimismo ingenuo o esagerato.
Per cercare di comprendere tutto ciò che di male accade nel mondo, è necessario capire innanzitutto il rapporto che intercorre tra tutti i poli opposti della dualità che governa la nostra vita e l’intero Universo, ed in particolare il legame inscindibile tra l’amore e l’odio.
L’amore è l’altra faccia dell’odio. Ogni polo, anzi ogni parola esiste soltanto se c’è anche il suo opposto. Ciò perché ogni polo deve potersi trasformare nell’altro, proprio come avviene tra il giorno e la notte. Ugualmente, la verità per esistere ha bisogno anche delle bugie a cui ricorriamo già da bambini per evitare i rimproveri.
Ad essere precisi, ogni cosa è come l’acqua che può essere liquida, solida e gassosa, a seconda delle condizioni ambientali. Il denaro, per esempio, può essere troppo e si chiama ricchezza, troppo poco e si chiama povertà, e né troppo, né troppo poco e si chiama ceto medio. Il ceto medio può trasformarsi sia in ricchezza sia in povertà.
Anche la verità, come il ceto medio, è in mezzo a due valori totalmente opposti: la verità deve potersi trasformare in dogma o verità assoluta, e in falsità, cioè assenza totale di verità.
Tornando all’amore e all’odio, questi due sentimenti – emozioni – valori (e tutte le coppie di opposti), funzionano come i due pedali della bicicletta e le nostre stesse gambe.
Insomma, per funzionare bene la coppia amore/odio dev’essere in sintonia come i due pedali della bicicletta e come le nostre gambe!
Forse la bicicletta funziona bene anche con un pedale rotto? Assolutamente no.
Forse noi possiamo camminare bene anche con una gamba ingessata? Assolutamente no.
La dualità è fatta in modo tale che i due poli opposti funzionano bene “soltanto” quando si equivalgono, cioè quando sono in sintonia. E cosa succede quando amore e odio sono in sintonia? Si integrano perfettamente tra di loro e danno luogo a una terza cosa che è l’equanimità che è equilibrio, armonia e saggezza.
Cosa succede se i ricchi aumentano più dei poveri? Viene falcidiato il ceto medio! E se i miliardari diventano tantissimi in tutto il mondo, cosa succede? Aumentano a dismisura anche i barboni che dormono nei cartoni nell’indifferenza di tutti.
Quando amore e odio sono in sintonia, l’amore neutralizza l’odio, lo tiene a bada per evitare che faccia danni; e ugualmente l’odio neutralizza l’amore evitando che diventi tossico e malato.
Anche due nazioni, se non sono in sintonia, entrano in ostilità e persino in guerra.
E cosa succede quando finisce l’amore tra uomo e donna? La coppia non funziona più bene, come se l’amore non ci fosse mai stato e i figli non contassero assolutamente nulla!
Se scompare l’amore, anche soltanto nell’uomo o soltanto nella donna, il polo opposto all’amore, cioè l’odio, potrebbe diventare mostruoso! E la stessa cosa succede se scompare l’odio: l’amore può diventare patologico, possessivo, invasivo, fanatico e crudele.
Assodato che la coppia amore/odio è spesso squilibrata – dico spesso non sempre – le altre coppie duali come la verità e la falsità, l’altruismo e l’egoismo, il lecito e l’illecito, insomma tutte le altre coppie duali, ed in breve il bene ed il male, non se la passano meglio!
Purtroppo, non è stato dimenticato soltanto Freud, in particolare il suo complesso edipico che secondo me è la causa dello sfascio del matrimonio, della famiglia e della società; e anche l’inconscio stesso, che non è soltanto psicologico, ma anche fisico e fisiologico: l’emisfero destro del cervello è, secondo le mie intuizioni, inconscio di nome e di fatto! I due emisferi cerebrali elicitano pensieri contrapposti dando luogo al chiacchiericcio della mente o dialogo interiore.
L’emisfero destro, attraverso il SNA ed il sistema neuroendocrino, gestisce le emozioni del cuore e le sensazioni del corpo da cui dipendono le nostre azioni e i risultati che otteniamo.
Dunque, la psicologia moderna non ha dimenticato soltanto Freud, ma anche Jung che per primo parlò della complementarità tra inconscio e coscienza e tra anima ed animus e della necessità di integrazione tra il polo maschile e quello femminile.
Freud e Jung, avendo compreso la dualità dell’essere umano, sono stati i primi psicanalisti, se non erro, a introdurre il concetto delle rimozioni che, come ho spiegato nel mio ultimo saggio (“Vuoi la felicità? Eccola!” – Aurea Nox, 2022), secondo me sono il flagello dell’umanità. La rimozione, come è noto, è un meccanismo psichico inconscio grazie al quale la coscienza relega nell’inconscio i poli considerati negativi o dannosi o spregevoli.
Non a caso Carl Gustav Jung diceva spesso: “Preferisco essere completo piuttosto che buono”, e cioè buono e cattivo nella stessa maniera o misura. L’altra sua frase celebre è dello stesso tenore: “Lo scopo della vita non è diventare perfetti, ma completi.”
E secondo me, proprio perché la cultura occidentale ha portato alla rimozione dei poli considerati spregevoli o inutili come l’odio, il dolore e il rispetto del prossimo, per citarne solo alcuni, si è verificato lo squilibrio di tutte le coppie di opposti. Sono scomparsi dunque tutti i valori e i sentimenti più nobili come l’altruismo, la gentilezza, la bontà, la gratitudine, eccetera, eccetera!
Insomma, se si elimina il male, scompare anche il bene, e viceversa!
In particolare, l’odio non essendo più tenuto a freno dall’amore, e neanche da altri valori sani rimossi, accadono sempre più frequentemente femminicidi e tragedie di ogni genere.
È un gravissimo errore divinizzare l’amore ed esecrare l’odio perché sono necessari entrambi!
TROPPO E TROPPO POCO (A SÉ STANTI) RAPPRESENTANO IL MALE
LA VIA DI MEZZO È IL BENE, CIOÈ EQUILIBRIO, ARMONIA, SALUTE E SAGGEZZA.
IL BENE È UNA SCELTA!
La natura è la migliore espressione dell’evoluzione. Essa rappresenta un continuum con il minimo e il massimo ai due estremi e la parte media, sana e più abbondante nella zona centrale.
In breve: In medio stat virtus! La virtù sta nel mezzo, locuzione latina ma risalente ad Aristotele. Esprime, com’è noto, l’ideale greco della misura, della moderazione e dell’equilibrio.
Il continuum si ritrova anche in ogni singola cosa con tre valori che sono il troppo, il troppo poco e la quantità intermedia e sana al centro. Questi tre valori prendono un nome diverso pur riferendosi alla stessa cosa. Ad esempio, ricchi, ceto medio e poveri.
Il troppo e il troppo poco sono due eccessi e rappresentano il male e/o la malattia; sono limitati, ma anch’essi necessari come costituenti del continuum e servono a fare l’esperienza del bene e del male. Per esempio, quando si dice che gli adolescenti passano da un eccesso all’altro, s’intende che passano dal troppo al troppo poco o viceversa.
LO SFASCIO DEL MATRIMONIO, DELLA FAMIGLIA E DELLA SOCIETÀ: LA VENDETTA DI FREUD!
Perché il mondo é sottosopra?
Capita sempre più spesso che soltanto qualche addetto ai lavori comprenda perché un ragazzo o una ragazza di scuola media, improvvisamente non ubbidisce più al padre o alla madre, non vuole fare i compiti e non vuole andare a scuola, grazie anche alla protezione dell’altro genitore. Si comporta inspiegabilmente in maniera aggressiva e ribelle.
In realtà è il suo inconscio che è diventato ribelle e fa a pezzi la coscienza!
Infatti, data l’età, il ragazzo è inconsciamente innamorato della madre e la ragazza lo è del padre. Il ragazzo considera il padre un rivale e la ragazza considera rivale la madre!
La situazione diventa tragica se contemporaneamente il marito, ormai stanco della moglie sessualmente, s’innamora di un’altra donna e chiede la separazione proprio nel periodo più critico per il figlio adolescente.
Purtroppo, soprattutto tantissimi giovani padri, non hanno ancora risolto il loro complesso edipico e sono inconsciamente innamorati della madre, motivo per cui disprezzano apertamente, anche davanti ai figli, la madre dei propri figli!
La cosa grave è quando il padre ne supporta i capricci e i consigli che riceve a consulto non sono all’altezza della situazione…
Gli uomini che non hanno ancora risolto il proprio complesso edipico sono alla eterna ricerca della donna ideale che però non potranno mai trovare perché nessuna di esse può reggere al confronto con la madre celestiale dell’infanzia.
Idem per le donne che non hanno superato il complesso di Elettra: sono alla perenne ricerca del principe azzurro che però le deluderà sempre perché non potrà reggere a lungo al confronto con il padre sublime dell’infanzia.
Anche tante donne mature che non hanno trovato marito, o lo hanno lasciato o perduto, erano innamoratissime del padre e odiano o odiavano a volte ferocemente la madre in modo del tutto “inconsapevole e coatto”.
Quando la ragazza scoprirà che il padre l’ha ingannata, l’ha lasciata sola o è fuggito via, subirà una fortissima lacerazione Interiore e si risveglierà dal brutto incantesimo edipico. E inizia a maturare gradualmente accettando la realtà.
Il complesso edipico è esploso con forte virulenza ed è la prima causa dello sfascio dei matrimoni, delle famiglie e della stessa società.
Chi non si sposa a causa di obbligo o per altri motivi, è costretto dal proprio inconscio a ricorrere a un surrogato angoscioso e insoddisfacente.
Chissà, forse tutto questo accade perché Freud è stato bandito dalle cattedre di psicologia e dalla nostra cultura?
Forse l’inconscio dentro di noi sta prevalendo sulla coscienza in barba alla nostra presunzione di consapevolezza.
E forse a causa del complesso edipico irrisolto, sono scomparsi nei ragazzi, che poi diventano adulti, gli ideali e tutti i valori. Tutti affermano che il mondo è sottosopra.
OGNI COSA PIACEVOLE, DOLOROSA O NEUTRA ACCADE NEL MOMENTO PRESENTE
PERCHÉ LO STATO DI PRESENZA È COSÌ SPECIALE? HA A CHE FARE CON LA FELICITÀ!
Stato di presenza, pensieri, emozioni.
1. MENTE E CORPO HANNO LINGUAGGI DIVERSI Stato di presenza, pensieri, emozioni
Le emozioni fanno da tramite tra la mente (ed i suoi pensieri) e il corpo (e le sue sensazioni). Avendo linguaggi diversi, senza emozioni e sensazioni mente e corpo non si capirebbero e saremmo alla mercé dei nostri istinti.
Tutto accade nel momento presente, sia gli eventi piacevoli che quelli dolorosi: e allora perché lo stato di presenza è così speciale?
Lo stato di presenza è speciale perché è caratterizzato dall’attenzione consapevole.
Ed è soltanto grazie all’attenzione consapevole che la mente si allinea (o connette) con il cuore che è sempre nel presente.
Lo stato di presenza dà luogo ai pensieri neutri: pensieri di calma, di serenità, di pace, ecc. e alle emozioni neutre ‘omonime’ che possono avere anche lunga durata. Omonime perché le emozioni hanno lo stesso nome dei pensieri. Infatti, nominando i pensieri, come si fa con i semi delle piante, si conosce l’emozione corrispondente.
Ogni cosa accade sempre e soltanto nel momento presente che poi diventa passato. Nel presente accade di tutto!
Tutte le cose belle e tutte le cose brutte accadono sempre nel momento presente. Ma la nostra mente dimentica facilmente le esperienze belle e ricorda soprattutto le esperienze brutte.
LA MENTE PUÒ ESSERE IL PEGGIOR NEMICO O IL MIGLIORE ALLEATO
Un’anima sconfinata – recensione.
Un saggio rivoluzionario di crescita spirituale e personale, quello di Michael A. Singer, eccellente da tanti punti di vista! Infatti, è bellissimo imparare a non giudicare e a non provare tensione e ansia; è magnifico aprire il cuore alla gioia anziché chiuderlo e intristirsi!
È meraviglioso essere centrati in modo da non sperperare le energie passando da un eccesso all’altro. Ed è un’idea sicuramente geniale diventare l’osservatore dei propri pensieri, delle proprie emozioni e di ciò che succede intorno a noi. Tutto ciò ci consente di conservare la lucidità e di lasciare andare le tensioni e le paure!
Come ripete spesso l’autore: la mente può essere il nostro peggiore nemico, se non viene allenata, o il nostro migliore alleato.
Ed ecco le mie osservazioni.
1. CONSAPEVOLEZZA PREROGATIVA DELLA MATURITÀ
Esagerando nell’affannosa ricerca del nostro centro non finiamo forse per danneggiarci? E dunque, è meglio dimorare in maniera fissa al centro, o aggirarsi il più vicino ed il più frequentemente possibile? Voglio dire che se smettiamo di piangere del tutto grazie a una centratura perfetta, smetteremo anche di ridere! Il centro è immobile e possiamo assimilarlo alla morte, mentre i due poli opposti che lo circondano rappresentano gli alti e bassi della vita, le nostre esagerazioni e le nostre tribolazioni. Purtroppo, chi resta fermo a lungo finisce per atrofizzarsi.
Il centro simbolizza l’equilibrio e la presenza, ma sono i due opposti che facendosi la lotta o integrandosi, gli danno vita.
Il fatto essenziale è che i due poli opposti, sempre sovraccarichi di tensione, caratterizzano la nostra vita dalla nascita alla maturità. La consapevolezza, che è indispensabile per la centratura, è il frutto delle conoscenze, dell’esperienza e della resilienza, perciò non arriva mai subito: è in genere una prerogativa della maturità.
E dunque il nonno saggio può supplicare quanto vuole il nipote perché la smetta di esagerare!
2. UN’AMARA VERITÀ
Il nipote smetterà soltanto gradualmente di passare dalle abbuffate al digiuno, dal superallenamento al riposo a letto obbligato, dalla passione all’avversione, dall’amore all’odio e dall’entusiasmo della vittoria alla prostrazione della sconfitta.
Il vecchio saggio può anche suggerire al giovane di non giudicare il prossimo e di avere sempre il cuore aperto all’amore, ma il giovane continuerà a soffrire tantissimo a causa dell’amore.
L’amore è sano soltanto se è neutralizzato dall’odio. Se così non fosse sarebbe un controsenso esaltare il centro, l’equilibro, il qui e ora, l’integrazione degli opposti.
Se l’odio viene rimosso, dato che spesso è considerato spregevole, l’amore diventa esagerato, e si diventa possessivi, invadenti, intolleranti e pericolosi. Naturalmente, se è l’amore ad essere rimosso a causa di tradimenti, sgarbi o separazioni, l’odio può farci diventare vendicativi e crudeli.
Yin e Yang, i poli femminile e maschile, devono equilibrarsi! Più vicini sono al centro e più siamo affiatati; anzi più sono compenetrati l’uno nell’altro, più siamo integrati e prolifici.
L’unione degli opposti fa la forza, la divisione invece indebolisce entrambi.
3. AMORE INCONDIZIONATO
Più un polo è esagerato, più è lontano dal centro; il troppo e il troppo poco storpiano ogni cosa, anche nel caso dell’amore incondizionato: un mito da sfatare perché niente fa eccezione alla legge dell’equilibrio.
L’amore incondizionato è indispensabile nei primi anni di vita del neonato ed è l’istinto prodigioso delle puerpere che riscontriamo anche negli animali.
Ma deve essere sostituito gradualmente dall’amore condizionato (cioè equilibrato dall’odio o mancanza d’amore), man mano che il bambino diventa grande, altrimenti avremo dei bamboccioni paurosi incapaci di uscire dalla propria zona di comfort.
4. A VOLTE GLI AVVENIMENTI CI TOCCANO PERSONALMENTE
Quanto allo stress che si verifica quando ci opponiamo agli eventi della vita, non sempre è possibile lasciarli andare facendo l’osservatore dei propri pensieri! A volte le ingiustizie sono molto gravi e ci toccano personalmente.
Invito le persone che vogliono imparare come tacitare la propria mente e farsela alleata e come centrarsi, a leggere questo saggio favoloso!
Tantissimi complimenti e ringraziamenti a Michael Singer!
Riprogrammare l’inconscio: eliminare le abitudini obsolete.
Apprendere abitudini nuove, efficaci e potenzianti.
Riprogrammare l’inconscio.
Tutte le nostre abitudini, sia funzionali che disfunzionali, hanno un meccanismo automatico. Le abitudini sono fatte di circuiti neurologici o sinaptici e cioè di informazioni.
Anche le emozioni e le convinzioni sono circuiti neurologici.
Tutti i nostri organi funzionano in maniera automatica. Anche le dipendenze sono un meccanismo automatico perché non sono altro che abitudini negative.
I nostri problemi psicologici, cioè le nostre inadeguatezze, sono attribuite all’inconscio. Ciò succede quando l’inconscio non è connesso alla mente conscia e funziona in maniera autonoma e difettosa.
Le dipendenze, comprese quelle dagli alimenti e dalle droghe, sono vecchie abitudini.
Le inadeguatezze e le dipendenze sono causate da abitudini obsolete. Anche le ferite dell’anima sono ricollegabili ad abitudini precoci causate da paure troppo dolorose rimosse nel profondo.
Si dice che dobbiamo fare tesoro dei nostri errori e comprendere la lezione per non sbagliare più. E allora perché spesso continuiamo a sbagliare e a ripetere gli stessi errori?
Purtroppo quando ci accorgiamo di fare gli stessi errori è troppo tardi per rimediare: ormai il nostro corpo si è abituato ai suoi automatismi inconsci! Infatti, il nostro corpo è abitudinario e quando ha preso un’abitudine, buona o cattiva che sia, non la vuole più abbandonare.
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