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La felicità è strettamente legata alle emozioni ed è d’altra parte essa stessa un’emozione. Ecco il perché del titolo e del sottotitolo del saggio in cui illustro minuziosamente non solo il meccanismo delle emozioni, ma anche quello delle sensazioni che ad esse fanno seguito.
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Mente e corpo hanno linguaggi diversi, rispettivamente pensieri e sensazioni, perciò non si capiscono. Ecco l’importanza delle emozioni che fanno da tramite tra la mente e i suoi pensieri, e il cuore che è la parte più importante del corpo.
I pensieri, grazie agli ormoni che sono specifici per ogni tipo di pensiero, diventano emozioni nel cuore e sensazioni o stimoli nelle parti del corpo interessate dai pensieri stessi.
Il nostro corpo non si muove senza lo stimolo della sensazione che consegue all’emozione. Potremmo quindi dire che le sensazioni hanno la stessa importanza delle emozioni da cui derivano!
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Ho messo in risalto l’enorme importanza dei nostri pensieri spiegando “che essi hanno già in sé l’emozione corrispondente”.
Infatti, dando un nome ai nostri pensieri – per esempio pensieri di paura – conosciamo anche l’emozione che prende lo stesso nome dei pensieri. A questo punto diventa evidente che la gestione delle emozioni è efficace soltanto se si interviene a monte delle emozioni stesse, cioè intervenendo sui pensieri: l’intelligenza emotiva si basa sul cambiamento dei nostri pensieri!
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Ho dimostrato dunque ciò che hanno da sempre sostenuto empiricamente i grandi pensatori: i nostri pensieri sono già azioni. Il processo parte dai pensieri che diventano emozioni nel cuore, poi sensazioni nelle parti del corpo interessate, per esempio nelle gambe che ci consentono di scappare davanti un pericolo o alle braccia per far valere le nostre ragioni, ecc.
I pensieri di paura, per esempio, si trasformano ad opera di un ormone specifico, l’adrenalina, che è appunto l’ormone della paura, nell’emozione omonima, mentre i pensieri allegri si trasformano nell’emozione della gioia grazie ad una scarica di serotonina, che è l’ormone della felicità.
In caso di pericolo abbiamo pensieri di paura, per cui il ramo simpatico del sistema nervoso autonomo causa una scarica di adrenalina e cortisolo nel sangue e ciò causa l’agitazione del cuore: ed ecco l’emozione della paura. Il cuore invia subito un surplus “temporaneo” di sangue alle gambe per fuggire a tutta velocità se è necessario fuggire, oppure alle braccia nel caso in cui la persona deve affrontare il nemico. Il surplus di sangue viene sottratto agli organi al momento inattivi e dà luogo alla sensazione in una precisa parte del corpo che si mette in azione.
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Nel caso di eccitazione erotica causata dal testosterone, l’ormone del sesso, il surplus temporaneo di sangue viene inviato ai corpi cavernosi del pene che da floscio diventa duro, e alla vagina che si lubrifica e diventa ricettiva alla penetrazione.
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Sono stato anche il primo autore a introdurre le emozioni neutre estrapolandole da quelle positive!
Le emozioni neutre, come ad esempio la calma, la pace e la pazienza sono le più gradite al cuore in quanto assicurano la regolarità del flusso sanguigno. Esse presuppongono l’equilibrio tra i due rami del SNA, il simpatico e il parasimpatico. Questa condizione è generata dall’attenzione consapevole, l’abilità per eccellenza, che crea coerenza tra mente e cuore.
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Quindi le emozioni neutre si verificano quando la mente è nel presente grazie all’attenzione consapevole, mentre le emozioni positive si verificano quando la mente è nel futuro, e quelle negative quando la mente è nel passato. Ovviamente, quando la mente è nel passato prevalgono i brutti ricordi e si hanno pensieri negativi che attivano il ramo simpatico del SNA; e quando la mente è nel futuro prevalgono i pensieri positivi che attivano il rampo parasimpatico, purché il passato non sia troppo forte e invadente. Quando invece la mente è nel presente grazie all’attenzione consapevole, prevalgono i pensieri neutri.
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Gli eccessi sono la causa del distress o stress negativo e corrispondono al troppo e al troppo poco di ogni cosa, mentre la virtù corrisponde al loro valore medio. Il valore medio neutralizza la negatività dei due poli opposti trasformando il male in bene. Il bene deriva dunque dalla neutralizzazione del male, cioè dalla eliminazione della dualità.
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Le emozioni neutre coincidono con la via di mezzo.
Come è noto, la quantità media di denaro contrassegna il ceto medio! Miliardari e barboni sono quasi sempre molto infelici e stressati! C’è chi sostiene che i miliardari odiano l’umanità perché nonostante le loro immense ricchezze non sono per niente felici! Purtroppo i miliardari sono diventati troppi perché sono presenti abbondantemente in tutte le nazioni, comprese Russia e Cina già patrie del comunismo. Pertanto il ceto medio è stato fagocitato e il mondo è sottosopra a causa della corruzione dilagante.
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Ci sono molte prove che dimostrano che la parte sana e più abbondante di ogni cosa sta sempre al centro. La prova più importante è sicuramente rappresentata dai valori sani delle analisi del sangue e della pressione arteriosa che si attestano al centro, mentre i valori non sani sono quelli alti e cioè al disopra del limite empirico superiore e quelli bassi che sono al disotto del limite empirico inferiore.
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Infine ho messo in risalto nel saggio che l’infelicità è causata dalle rimozioni inconsce dei cosiddetti poli negativi o spregevoli – come per esempio l’odio – perché impediscono l’integrazione tra i due poli antagonisti della dualità e la loro reciproca neutralizzazione. È risaputo, infatti, che un amore eccessivo o passionale è malato e pericoloso quanto l’odio stesso. La più grande verità è che noi soffriamo sia a causa dell’amore, sia a causa dell’odio! Non può essere diversamente perché la dualità non integrata a causa delle rimozioni causa l’ambivalenza, per cui si passa facilmente dalla gioia al dolore e dalla vittoria alla sconfitta.
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I bambini rimuovono la spontaneità, come a dire il coraggio e l’intraprendenza per non perdere l’amore delle persone che li accudiscono. Ma una volta diventati grandi, se non abbiamo almeno un pizzico di coraggio, il successo ce lo sogniamo!
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Ecco perché il titolo del libro “VUOI LA FELICITA’? ECCOLA!” è azzeccato, non perché la felicità sia facile da conseguire, ma perché ci sono molti fattori umani e culturali, come le emozioni trattate ampiamente nel saggio e le abitudini obsolete che causano comportamenti inadeguati dovuti proprio alle precoci rimozioni dell’infanzia.
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Le rimozioni sono un meccanismo psichico grazie al quale la nostra coscienza allontana da sé rimandandoli nell’inconscio tutti gli eventi, i pensieri e i ricordi inaccettabili.
Sono proprio le rimozioni la principale causa dell’infelicità perché impediscono la neutralizzazione della dualità e del male!