Volersi bene è una prerogativa irrinunciabile altrimenti il mondo ci crolla addosso!
Per volersi bene e conseguire la consapevolezza, è bene abituarsi a vedere il bicchiere mezzo pieno.
Importantissimo: vedere il bicchiere mezzo pieno è diverso sia dal vederlo mezzo vuoto, sia dal vederlo pieno. Fuor di metafora, vedere il bicchiere mezzo pieno ci salva sia dal pessimismo, sia dall’ottimismo ingenuo o esagerato.
1. DUALITÀ: OGNI POLO HA IL SUO CONTRARIO LA VERITÀ È INAFFIDABILE La verità è inaffidabile? Sembra proprio di sì!
Ogni cosa è divisa a metà in modo da formare due poli opposti e quindi ognuno di essi è incompleto. Ogni polo ha il suo contrario con cui potersi fondere, come giorno e notte o maschio e femmina, altrimenti non esisterebbero neanche.
Non può esistere solo il giorno o solo la notte; e non può esistere solo l’amore o solo l’odio in ogni persona, esattamente come non può esistere una moneta con una sola faccia.
I poli opposti sono due facce della “medesima cosa” o del medesimo processo, anche se hanno nome diverso. Essi sono complementari, cioè stanno sempre in coppia come i nostri arti e i nostri emisferi cerebrali. Il fatto che i poli opposti siano complementari dimostra che la dualità è solo apparente, a patto che i due poli siano bene integrati. L’integrazione è una conquista della consapevolezza che purtroppo arriva gradualmente e piuttosto tardi.
Il risultato migliore si ha quando i due poli opposti sono stretti in un abbraccio e cooperano armoniosamente. Il risultato peggiore, invece, si ha quando non sono in sintonia, ma in lotta tra di loro. È il caso dei due emisferi cerebrali che pur stando abbracciati, hanno caratteristiche e funzioni completamente opposte e allo stesso tempo complementari.
È grazie alla sincronia tra le proprie gambe, che è il risultato di un lungo addestramento, che i ballerini raggiungono performance meravigliose! Maschio e femmina quando fanno sesso raggiungono l’acme del piacere e della creatività e generano nuove vite. E se andassero sempre d’accordo, il mondo sarebbe enormemente migliore!
Ecco, dobbiamo addestrarci in tutto e per tutto per fare in modo che non solo i nostri arti, ma tutti i poli opposti siano in sintonia.
2. AMBIVALENZA: LA PROPRIETÀ MENO NOTA DELLA DUALITÀ LA VERITÀ È INAFFIDABILE?
Forse la caratteristica meno nota della dualità è l’ambivalenza: ogni evento ha sempre vantaggi palesi e svantaggi nascosti, o al contrario svantaggi palesi e vantaggi nascosti.
Ogni illusione ha il seme della delusione, e guai se non ci fosse.
Anche la nostra decisione più meditata e ponderata, non ha mai soltanto pregi, per il semplice fatto che il pregio è in coppia col difetto. Insomma la natura ci premia e ci fa illudere, e allo stesso tempo, proprio premiandoci, ci punisce caricandoci di responsabilità anche enormi! Un esempio di ambivalenza molto noto è il matrimonio.
Ogni cosa ha sempre pregi e difetti, vantaggi e svantaggi: la perfezione assoluta non esiste perché fa coppia con l’imperfezione. Tutto si guasta.
Non è soltanto colpa nostra se le cose non sono mai completamente soddisfacenti. I problemi maggiori sorgono perché la realtà cambia in continuazione, ma noi ci comportiamo come se fosse statica. Non ci adeguiamo ai cambiamenti spontaneamente e così nascono le paure immaginarie e il vuoto interiore.
L’ambivalenza gioca anche a nostro favore! Quando ti senti triste, sola e abbandonata, non fissarti sulla situazione attuale che non può fare altro che deprimerti, ma proiettati nel futuro meraviglioso che ti aspetta! I mali non vengono mai solo per nuocere! Le nubi non nascondono il sole per sempre! Dunque non piangere: abituati a sorridere, festeggiare e ringraziare!
L’accettazione della realtà aggiusta ogni errore e dispiacere perché accoglie il cambiamento. La resistenza e la lotta o la non accettazione sono tuttavia necessarie quando è in pericolo la nostra stessa vita, il che capita purtroppo sempre più spesso.
OGNI COSA PIACEVOLE, DOLOROSA O NEUTRA ACCADE NEL MOMENTO PRESENTE
PERCHÉ LO STATO DI PRESENZA È COSÌ SPECIALE? HA A CHE FARE CON LA FELICITÀ!
Stato di presenza, pensieri, emozioni.
1. MENTE E CORPO HANNO LINGUAGGI DIVERSI Stato di presenza, pensieri, emozioni
Le emozioni fanno da tramite tra la mente (ed i suoi pensieri) e il corpo (e le sue sensazioni). Avendo linguaggi diversi, senza emozioni e sensazioni mente e corpo non si capirebbero e saremmo alla mercé dei nostri istinti.
Tutto accade nel momento presente, sia gli eventi piacevoli che quelli dolorosi: e allora perché lo stato di presenza è così speciale?
Lo stato di presenza è speciale perché è caratterizzato dall’attenzione consapevole.
Ed è soltanto grazie all’attenzione consapevole che la mente si allinea (o connette) con il cuore che è sempre nel presente.
Lo stato di presenza dà luogo ai pensieri neutri: pensieri di calma, di serenità, di pace, ecc. e alle emozioni neutre ‘omonime’ che possono avere anche lunga durata. Omonime perché le emozioni hanno lo stesso nome dei pensieri. Infatti, nominando i pensieri, come si fa con i semi delle piante, si conosce l’emozione corrispondente.
Ogni cosa accade sempre e soltanto nel momento presente che poi diventa passato. Nel presente accade di tutto!
Tutte le cose belle e tutte le cose brutte accadono sempre nel momento presente. Ma la nostra mente dimentica facilmente le esperienze belle e ricorda soprattutto le esperienze brutte.
LA MENTE PUÒ ESSERE IL PEGGIOR NEMICO O IL MIGLIORE ALLEATO
Un’anima sconfinata – recensione.
Un saggio rivoluzionario di crescita spirituale e personale, quello di Michael A. Singer, eccellente da tanti punti di vista! Infatti, è bellissimo imparare a non giudicare e a non provare tensione e ansia; è magnifico aprire il cuore alla gioia anziché chiuderlo e intristirsi!
È meraviglioso essere centrati in modo da non sperperare le energie passando da un eccesso all’altro. Ed è un’idea sicuramente geniale diventare l’osservatore dei propri pensieri, delle proprie emozioni e di ciò che succede intorno a noi. Tutto ciò ci consente di conservare la lucidità e di lasciare andare le tensioni e le paure!
Come ripete spesso l’autore: la mente può essere il nostro peggiore nemico, se non viene allenata, o il nostro migliore alleato.
Ed ecco le mie osservazioni.
1. CONSAPEVOLEZZA PREROGATIVA DELLA MATURITÀ
Esagerando nell’affannosa ricerca del nostro centro non finiamo forse per danneggiarci? E dunque, è meglio dimorare in maniera fissa al centro, o aggirarsi il più vicino ed il più frequentemente possibile? Voglio dire che se smettiamo di piangere del tutto grazie a una centratura perfetta, smetteremo anche di ridere! Il centro è immobile e possiamo assimilarlo alla morte, mentre i due poli opposti che lo circondano rappresentano gli alti e bassi della vita, le nostre esagerazioni e le nostre tribolazioni. Purtroppo, chi resta fermo a lungo finisce per atrofizzarsi.
Il centro simbolizza l’equilibrio e la presenza, ma sono i due opposti che facendosi la lotta o integrandosi, gli danno vita.
Il fatto essenziale è che i due poli opposti, sempre sovraccarichi di tensione, caratterizzano la nostra vita dalla nascita alla maturità. La consapevolezza, che è indispensabile per la centratura, è il frutto delle conoscenze, dell’esperienza e della resilienza, perciò non arriva mai subito: è in genere una prerogativa della maturità.
E dunque il nonno saggio può supplicare quanto vuole il nipote perché la smetta di esagerare!
2. UN’AMARA VERITÀ
Il nipote smetterà soltanto gradualmente di passare dalle abbuffate al digiuno, dal superallenamento al riposo a letto obbligato, dalla passione all’avversione, dall’amore all’odio e dall’entusiasmo della vittoria alla prostrazione della sconfitta.
Il vecchio saggio può anche suggerire al giovane di non giudicare il prossimo e di avere sempre il cuore aperto all’amore, ma il giovane continuerà a soffrire tantissimo a causa dell’amore.
L’amore è sano soltanto se è neutralizzato dall’odio. Se così non fosse sarebbe un controsenso esaltare il centro, l’equilibro, il qui e ora, l’integrazione degli opposti.
Se l’odio viene rimosso, dato che spesso è considerato spregevole, l’amore diventa esagerato, e si diventa possessivi, invadenti, intolleranti e pericolosi. Naturalmente, se è l’amore ad essere rimosso a causa di tradimenti, sgarbi o separazioni, l’odio può farci diventare vendicativi e crudeli.
Yin e Yang, i poli femminile e maschile, devono equilibrarsi! Più vicini sono al centro e più siamo affiatati; anzi più sono compenetrati l’uno nell’altro, più siamo integrati e prolifici.
L’unione degli opposti fa la forza, la divisione invece indebolisce entrambi.
3. AMORE INCONDIZIONATO
Più un polo è esagerato, più è lontano dal centro; il troppo e il troppo poco storpiano ogni cosa, anche nel caso dell’amore incondizionato: un mito da sfatare perché niente fa eccezione alla legge dell’equilibrio.
L’amore incondizionato è indispensabile nei primi anni di vita del neonato ed è l’istinto prodigioso delle puerpere che riscontriamo anche negli animali.
Ma deve essere sostituito gradualmente dall’amore condizionato (cioè equilibrato dall’odio o mancanza d’amore), man mano che il bambino diventa grande, altrimenti avremo dei bamboccioni paurosi incapaci di uscire dalla propria zona di comfort.
4. A VOLTE GLI AVVENIMENTI CI TOCCANO PERSONALMENTE
Quanto allo stress che si verifica quando ci opponiamo agli eventi della vita, non sempre è possibile lasciarli andare facendo l’osservatore dei propri pensieri! A volte le ingiustizie sono molto gravi e ci toccano personalmente.
Invito le persone che vogliono imparare come tacitare la propria mente e farsela alleata e come centrarsi, a leggere questo saggio favoloso!
Tantissimi complimenti e ringraziamenti a Michael Singer!
Riprogrammare l’inconscio: eliminare le abitudini obsolete.
Apprendere abitudini nuove, efficaci e potenzianti.
Riprogrammare l’inconscio.
Tutte le nostre abitudini, sia funzionali che disfunzionali, hanno un meccanismo automatico. Le abitudini sono fatte di circuiti neurologici o sinaptici e cioè di informazioni.
Anche le emozioni e le convinzioni sono circuiti neurologici.
Tutti i nostri organi funzionano in maniera automatica. Anche le dipendenze sono un meccanismo automatico perché non sono altro che abitudini negative.
I nostri problemi psicologici, cioè le nostre inadeguatezze, sono attribuite all’inconscio. Ciò succede quando l’inconscio non è connesso alla mente conscia e funziona in maniera autonoma e difettosa.
Le dipendenze, comprese quelle dagli alimenti e dalle droghe, sono vecchie abitudini.
Le inadeguatezze e le dipendenze sono causate da abitudini obsolete. Anche le ferite dell’anima sono ricollegabili ad abitudini precoci causate da paure troppo dolorose rimosse nel profondo.
Si dice che dobbiamo fare tesoro dei nostri errori e comprendere la lezione per non sbagliare più. E allora perché spesso continuiamo a sbagliare e a ripetere gli stessi errori?
Purtroppo quando ci accorgiamo di fare gli stessi errori è troppo tardi per rimediare: ormai il nostro corpo si è abituato ai suoi automatismi inconsci! Infatti, il nostro corpo è abitudinario e quando ha preso un’abitudine, buona o cattiva che sia, non la vuole più abbandonare.
PER OGNI TIPO DI PENSIERO UN DETERMINATO ORMONE E SPECIFICA EMOZIONE
I NOSTRI PENSIERI SONO UN ABBOZZO DELLE NOSTRE EMOZIONI
Il potere olimpico degli ormoni.
Il massimo (troppo) ed il minimo (troppo poco) di qualsiasi cosa sono i due poli opposti di quella stessa cosa ed hanno nomi specifici. Per esempio, il denaro prende tre nomi diversi in funzione della sua quantità: ricchezza, ceto medio e povertà.
Il minimo è anche l’altra faccia del massimo e cioè sono contigui.
Buongiorno Pasquale, premetto che non soffro di depressione, non ho perso il lavoro e non mi ha lasciato il mio ragazzo. Il mio problema in questo momento è che continuo a pensare a quando ho paura di non essere abbastanza, non per gli altri ma per me stessa, non riesco a mettere in croce due parole, mi piace il cinema e leggo queste recensioni fatte benissimo ricche di significati e frasi che mi emozionano davvero. Quando finisco di leggerle non riesco a fare a meno di paragonarmi a loro e mi chiedo: ma perché non sono cosi? Perché anche io non riesco a mettere per iscritto i miei pensieri? È colpa mia? Mi sento stupida e mi vergogno vorrei solo confrontarmi con qualcuno, forse devo ancora crescere,forse ho troppa fretta di crescere. Aiutami! (Lettera di una lettrice del blog).
A livelli diversi, siamo tutti perennemente emozionati.
Siamo emozionati anche quando siamo calmi.
La calma è una emozione neutra perché le due componenti antagoniste del sistema nervoso autonomo che gestiscono le nostre emozioni sono in equilibrio tra loro. Questa condizione si verifica soltanto grazie alla presenza consapevole.
Ed è una emozione mista perché non è né positiva ed eccitante, né negativa e deprimente.
È questo il motivo per cui la calma rende coerente (armonico) il cuore che la preferisce persino alla gioia.
Com’è noto, la gioia dura poco, e secondo me non dura molto proprio perché eccita il cuore causando extrasistole.
LE EMOZIONI SONO LA REAZIONE DEL CUORE AI NOSTRI PENSIERI
LA CALMA È UN’EMOZIONE NEUTRA
Insomma, si potrebbe avere un infarto non solo per un grave dispiacere, ma anche per gioia eccessiva.
Il maggior pregio della calma è che rende coerenti cuore e cervello (massima lucidità mentale).
Va precisato, tuttavia, che la calma è l’effetto di pensieri sereni e quindi è la mente serena e/o calma che fa sentire bene anche il cuore.
È sempre la condizione psico-fisica della mente che fa stare bene o male il cuore!
Tutto parte dalla mente. Ogni cosa per materializzarsi deve prima essere pensata!
Tutte le cose meravigliose che gli uomini hanno creato, e purtroppo anche le cose più orribili che sono state fatte, sono nate prima nella mente.
La mente è formata dai due emisferi cerebrali, uno conscio e l’altro inconscio.
Guai a pensare in maniera compulsiva. Pensa in maniera consapevole!
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