RABBIA E TACHICARDIA
Anche la tachicardia è la risposta del cuore di una persona che si sente trascurata, ferita, offesa! Di una persona che si trova in un vicolo cieco: non sa cosa fare, non sa cosa è giusto fare.
PERCHÉ IL CUORE PRENDE FUOCO?
Rabbia e tachicardia
Sia nella rabbia che nella tachicardia, la scarica di adrenalina dà luogo ad un respiro molto accelerato, cioè si comporta come un mantice che soffia aria nei polmoni.
Di conseguenza il sangue ingloba molto ossigeno e il cuore che lo somministra a tutto il corpo, per effetto della sua respirazione cellulare accelerata si trasforma in una fornace e si surriscalda: ecco la rabbia e la tachicardia.
E allora qual è la differenza tra la rabbia e la tachicardia?
DIFFERENZA TRA RABBIA E TACHICARDIA
Rabbia e tachicardia
La tachicardia è rabbia implosa, cioè rabbia che non scoppia all’esterno, ma all’interno del corpo, anzi proprio nel cuore che batte a mille all’ora. La pressione arteriosa sale alle stelle!
Chimicamente parlando, la respirazione delle cellule del cuore è l’ossidazione o combustione delle molecole alimentari. In presenza di molto ossigeno, se il respiro è accelerato, la combustione avviene velocemente e si sviluppa molto calore: ecco il surriscaldamento del cuore trascurato o ferito.
Ed allora cosa fare per non far prendere fuoco al proprio cuore e non ‘scoppiare’ di rabbia o di tachicardia?
Si deve raffreddare il sangue e conseguentemente il cuore, quindi ci vuole l’acqua! Non si dà forse un bicchiere d’acqua ad una persona spaventata?
Un rimedio banale bere l’acqua, al quale però quasi nessuno pensa di ricorrere nel caso della tachicardia. Si corre invece al pronto soccorso che sai cosa fa? Somministra al paziente per via endovenosa una soluzione fisiologica, cioè ‘acqua’ purificata allo 0,9% di cloruro di sodio e un calmante.
Bere un bicchiere d’acqua fa sbollire anche la rabbia!
La causa della rabbia e della tachicardia è proprio lo spavento, rispettivamente per l’offesa inaspettata e i brutti pensieri improvvisi! I brutti pensieri, in via generale, mettono sempre il cuore in agitazione.
Bevendo acqua non si raffredda soltanto il cuore surriscaldato dalla respirazione cellulare troppo rapida, ma anche il cervello. E così la paura si attenua e non evolve in tachicardia, mentre la rabbia sbolle rapidamente, proprio come accade versando acqua fredda nella pentola bollente.
GELOSIA E PAURA DI ABBANDONO
Rabbia e tachicardia
Quando e perché il cuore surriscaldato scoppia in tachicardia anziché in rabbia?
La rabbia è causata da parole o azioni offensive inattese di un’altra persona, o come reazione ad un proprio errore imperdonabile.
La tachicardia è causata invece da pensieri improvvisi di ‘gelosia’ che riaprono la ferita mai rimarginata della paura di abbandono vissuta nell’infanzia. La tachicardia in genere si manifesta subito dopo pranzo quando qualcosa non è andata per il verso giusto e si insinua un pensiero negativo nella mente; e siccome non può evolvere in una scenata liberatrice, esplode in tachicardia.
Ritengo che la tachicardia sia causata da una energica disapprovazione dei propri pensieri da parte del cervello cognitivo (cioè l’emisfero sinistro del cervello) che fa impazzire (cioè agitare fortemente) il cuore!
FREQUENZA CARDIACA
Rabbia e tachicardia
A questo punto si deduce chiaramente che per abbassare la frequenza cardiaca alta, responsabile dello stress che caratterizza le emozioni negative -oltre 100 battiti al minuto- basta quasi sempre bere tempestivamente uno o più bicchieri d’acqua fresca!
Quindi secondo questa logica, anche le preoccupazioni e l’ansia si riducono bevendo acqua, oltre che respirando in maniera lenta e profonda per ritrovare la calma.
Sicuramente le persone stressate sono anche disidratate, ipertermiche, nervose e sudaticce. Il sudore serve a raffreddare il corpo, ma crea ulteriore disidratazione se non si beve abbastanza.
Occorre prevenire le frequenze cardiache alte e la conseguente e immancabile sofferenza, allenando il cuore con l’attività fisica fatta ogni giorno: un piccolo sacrificio che dona serenità e tanto benessere psico-fisico!
Per non soffrire bisogna abituarsi al dolore uscendo precocemente e volontariamente
dalla zona di comfort, altrimenti dopo si soffrirà tremendamente.
ALLENARE IL CUORE!
Rabbia e tachicardia
Un cuore bradicardico, cioè con meno di 60 battiti al minuto a riposo, generalmente assicura stabilità emotiva, entusiasmo, motivazione, vitalità, instancabilità, successo relazionale e professionale e longevità.
Il cuore bradicardico, infatti, è tipico degli atleti professionisti e non, soprattutto dei campioni sportivi che si sottopongono a estenuanti e a volte rischiosi allenamenti. Ma contraddistingue anche i trainer e i leader politici che sono persone instancabili, decise, sicure e carismatiche, e naturalmente gli individui ultracentenari.
Come a dire che un cuore bradicardico allunga la vita perché si soffre meno rispetto alla norma. Non si dice forse che il vecchio saggio non piange e non ride?
Il respiro superficiale che caratterizza le emozioni negative, fa affaticare il cuore perché per compensare la carenza di ossigeno nel sangue, è costretto a pomparlo più velocemente: da qui l’innalzamento della frequenza cardiaca e lo stato di sofferenza o stress.
La disidratazione favorisce molto lo stress.
In tutta modestia affermo che le mie affermazioni (intuizioni o deduzioni) sono da verificare (approfondire, perfezionare e implementare).
Non è la corteccia cerebrale che si migliora con la pratica deliberata, ma il cuore che è la sede dei sentimenti e delle emozioni. Il cervello emotivo e cioè l’emisfero destro del cervello, che è l’inconscio, attraverso il SNA controlla il nervo vago e l’attività del cuore.
Il cuore, attraverso l’allenamento fisico giornaliero, assicura stabilità emotiva inducendo il sistema nervoso autonomo a una maggiore resistenza di fronte ai fattori stressanti.
DIGRESSIONE FINALE
Rabbia e tachicardia
Gli psicologi non me ne vogliano per le mie affermazioni perché la massa non se ne frega: basta pensare ai fumatori! La massa vuole stare bene, ma ha anche bisogno di stare male. Stare male è un bisogno di tutti. Spesso ci sentiamo giù senza motivo. Ciò perché bene e male e bello e brutto sono coppie inseparabili come luce e buio, alti e bassi, vita e morte.
Fisiologicamente parlando, basta un brutto pensiero che ci rallenta troppo il respiro e ci sentiamo giù di morale.
Gli alti e bassi colpiscono tutti, ma in maniera crescente a partire da un minimo, che riguarda le persone bradicardiche, a un massimo che colpisce le persone simpatiche, passando per quelle parasimpatiche o normali.
La virtù sta solo al centro: è l’effetto dell’equilibrio tra i due poli opposti.
Le endorfine si consumano velocemente e per essere su di morale occorre fare continuamente il pieno… Appena ti fermi e ti metti a pensare inconsapevolmente, sei perduto. Ma se corri molto e non riposi abbastanza, ti ammali lo stesso!
L’unica vera salvezza è l’equilibrio che significa stare al centro tra il poco e il troppo: insomma, né poco e né troppo!
I problemi non si risolvono subito perché si perde troppo tempo a cercare la causa e l’untore, anziché focalizzarsi sul rimedio.
Quando la porta non vuole aprirsi, occorre girare la chiave al contrario!
Se non c’è crescita, si deve spendere di più, fare debito per attivare la domanda interna. Se il debito pubblico è troppo si deve fare la colletta, una colletta generale per ridurlo drasticamente. Chi ha molto è perché lo Stato gli ha concesso di più (stipendi alti o altri vantaggi), perciò nessuno può rifiutarsi.
AGGIORNAMENTO del 24/10/2023
La causa della tachicardia è di natura morale
La coscienza controlla le pulsioni istintive del nostro corpo, cioè dell’inconscio, in conflitto con le leggi morali.
Le pulsioni sessuali sono le più frequenti e le più castigate per cui spesso il corpo si ammala o ricorre a surrogati.
La tachicardia è il modo in cui il SNA reagisce ai divieti morali soprattutto nelle donne: la mente impazzisce con brutti pensieri trovandosi in un vicolo cieco e ciò causa una forte scarica di adrenalina che fa agitare il cuore forsennatamente, anche perché alla forte emozione è preclusa la via della sensazione e cioè lo sfogo sessuale.
Caro Pasquale,,ben ritrovato e grazie per questo meraviglioso post.un mini concentrato di saggezza e verità.
Metterò sicuramente in pratica.
Se basta bere qualche bicchiere di acqua per spegnere la collera,si dovrebbe divulgare questo messaggio al mondo intero.purtroppo la collera fa perdere la intelligenza e può essere distruttiva..
I tuoi insegnamenti sono da mettere in pratica.
.grazie ancora
Cara Luigina,
che bella sorpresa!
La massa preferirà sempre una pillola magica e magari anche costosa, a un bel bicchiere d’acqua!
Ma un poco alla volta arriverà ovunque il messaggio miracoloso dell’acqua.
Un abbraccio
Davvero bravissimo…. Vorrei chiedere un consiglio..quando una mamma è facile alle parolacce… dette come ber un bicchier d acqua…però per la figlia maggiormente… non a tutti….. la figlia ci soffre ogni volta molto.. e non riesce a farsele scivolare addosso… nonostante la richiesta di non dirle più sempre vengono dette… comunque volendo molto bene alla mamma….cosa bisogna fare?.. figlia adulta non bambina… ma feriscono come coltelli…. Grazie di cuore se può rispondermi Francesca
Cara Francesca,
se ami veramente tua madre, cerca di capirla e di immedesimarti. Soprattutto impara ad accettare la realtà e bevi tu l’acqua per non arrabbiarti a tua volta.
Pasquale, complimenti vivissimi!
Grazie 😊 Anna!