LE EMOZIONI SONO LA REAZIONE DEL CUORE AI NOSTRI PENSIERI

Le emozioni sono la reazione del cuore Presentazione del saggio e della teoria:

LE EMOZIONI SONO LA REAZIONE DEL CUORE AI NOSTRI PENSIERI

Le emozioni fanno da tramite tra la mente e il

corpo.

Ci sono pensieri di dolore, di piacere, di sicurezza, di pericolo, di paura…

Le emozioni sono la reazione del cuore.

Dove sentiamo i dispiaceri e la gioia? Nel cuore ovviamente! E in che modo li sentiamo? Grazie alle emozioni naturalmente!

Le emozioni sono la reazione o risposta del cuore ai nostri pensieri. Chi non pensa non si emoziona.

Trascrizione del video – https://youtu.be/DGyGgyf3giM 

Il significato etimologico della parola ‘emozione’ è mettere in moto, eccitare, commuovere. Ma il suo significato letterale è molto più esplicito: EMO-zione significa sangue in azione.

Il sangue è in azione nelle infiammazioni. Questo meccanismo di auto guarigione del nostro corpo lo ritroviamo anche nelle emozioni.

Nulla è più emozionante, preoccupante, commovente, scioccante, sconvolgente e perfino traumatico della vista del sangue!

LE EMOZIONI SONO LA REAZIONE DEL CUORE AI NOSTRI PENSIERI

L’azione chimica degli ormoni sul cuore

Le emozioni sono la reazione o risposta del cuore ai nostri pensieri e sono causate dall’azione congiunta di ormoni e neurotrasmettitori sul sangue e sul cuore stesso.

Appena pensiamo a una cosa brutta, il cuore entra subito in agitazione e dirotta il sangue dove è più necessario.

Vediamo alcuni esempi. Il timido si fa rosso a seguito di una sensazione di disagio e vorrebbe fuggire, trovarsi chissà dove, ma è paralizzato perché il cuore gli ha sottratto il sangue alle gambe per dirottarlo ai capillari del viso.

Al contrario, il volto diventa pallido per un pericolo improvviso perché il cuore dirotta il sangue dal viso alle gambe per favorire la fuga.

Nella rabbia, a seguito di una forte scarica di adrenalina, il cuore invia un surplus di sangue alle braccia e la persona arrabbiata diventa manesca, furiosa, pervasa dall’impulso di distruggere tutto.

Nella tristezza, come pure nella depressione, si verifica una carenza di serotonina. I respiri diventano sospiri, l’inspirazione è minima e il sangue, povero di ossigeno, si muove lentamente: pertanto la persona triste ha una scarsa vitalità.

Al contrario della tristezza, la gioia è dovuta alla presenza massiccia di serotonina, l’ormone del buonumore, di dopamina, l’ormone del piacere, e ossitocina, l’ormone della tenerezza e dell’empatia. Nella gioia il respiro è pieno, spontaneo e fluido, il cuore è calmo ed il sangue viene distribuito con regolarità in tutto il corpo.

Per ultimo, ma non per importanza, ricordiamo l’afflusso copioso di sangue nei corpi cavernosi, fattore indispensabile per l’accoppiamento e la conservazione della specie. L’eccitazione sessuale è una particolare forma di emozione prodotta da pensieri, visioni, fantasie e sogni erotici sotto l’effetto del testosterone.

Dunque, l’azione del sangue e del cuore come causa delle emozioni appare indiscutibile.

Benessere e consapevolezza a portata di mano

Le emozioni sono la reazione del cuore

Tutti i grandi pensatori spirituali hanno sempre affermato che noi siamo il frutto di quello che pensiamo. Se abbiamo un’alta considerazione di noi stessi raggiungeremo grandi traguardi.

I grandi pensatori, a partire dal Buddha ci dicono che il pensiero è già azione, che qualsiasi cosa prima di essere materializzata deve prima essere pensata. La qualità della nostra vita dipende dalla qualità dei nostri pensieri. Insomma il pensiero è tutto perché si trasforma in emozione e quindi in azione.

Le emozioni sono una manifestazione del cervello emotivo che attraverso i neurotrasmettitori mette in comunicazione il cervello cognitivo, cioè la mente, con il corpo che rappresenta il cervello rettile.  

I risultati che otteniamo nella vita sono l’effetto delle azioni che fanno seguito all’emozione. Quando siamo bloccati da una paura inconscia o conscia, non siamo in grado di decidere, di passare all’azione e la vita diventa molto problematica.

Quindi il punto più importante da chiarire è come fanno i pensieri a trasformarsi in emozioni.

Come fanno i pensieri a trasformarsi in emozioni e azioni?

Se pensi a una cosa brutta il respiro accelera e il cuore entra in agitazione, cioè batte più veloce: e compare l’ansia. Se pensi a una cosa bella o hai una bella notizia, il respiro è fluido e il cuore è eccitato: ecco la gioia.

Quando ti senti ansioso, per recuperare la calma ti basta fare tre respiri lenti e profondi.

Quindi è chiaro: il respiro fa da tramite tra i pensieri e le emozioni.

Quando cambia il respiro cambiano anche i battiti del cuore e l’emozione conseguente; e cambiano anche i nostri pensieri.

Ma perché il respiro causa le emozioni?

La risposta è ovvia: l’apparato respiratorio è strettamente collegato a quello cardiocircolatorio. Pertanto, quando il respiro è regolare, anche il cuore batte regolarmente.

CI SONO PENSIERI DI OGNI TIPO

Le emozioni sono la reazione del cuore

Le emozioni sono la reazione del cuore ai nostri pensieri causate dagli ormoni specifici per ogni tipo di pensieri.

Ma come fanno i pensieri a modificare il ritmo del respiro, il nostro modo di respirare?

Questa è la domanda più difficile.

Dire solo pensieri non basta. Bisogna dire che tipo di pensieri si tratta. Ci sono pensieri di dolore, di piacere, di sicurezza, di pericolo, pensieri di paura, di gioia, di tristezza, di rabbia, di disgusto, di sorpresa, di gelosia, di calma, di serenità, eccetera.

Cosa significa? Significa che ogni tipo di pensiero ha già in sé l’emozione in cui si trasformeràOgni tipo di pensiero attiva neurotrasmettitori e ormoni specifici che modificano allo stesso tempo il ritmo del respiro e le pulsazioni del cuore.

I pensieri sono come i semi che hanno al loro interno l’embrione, l’abbozzo della piantina in miniatura.

Affidando i semi al terreno avremo nuove piantine, e affidando i pensieri al cuore avremo nuove emozioni.

In sostanza, i pensieri di paura, pur essendo in grande maggioranza immaginari, cioè non reali, riescono a turbarci e a modificare il ritmo del respiro e a scatenare la reazione del cuore, come se ci trovassimo in una situazione di reale pericolo perché promanano da credenze negative collegate alle paure che causarono le cinque ferite dell’anima.

Le ferite dell’anima sono causate da paure molto forti o traumatiche, spesso inconsce, vissute dai bambini tra i 3 e i 9 anni circa, quando la consapevolezza è nulla e l’irrazionalità è al massimo.

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