LA VERITA’ CI RENDE LIBERI? ASSOLUTAMENTE NO!

LA VERITÀ CI RENDE LIBERI? ASSOLUTAMENTE NO!

LA VERITÀ CONVIVE CON LA FALSITÀ.

La verità ci rende liberi? Assolutamente no!
La verità ci rende liberi? Perché non lo chiediamo a Giordano Bruno o a Galileo Galilei o anche a Joseph Goebbels?
Questa frase di Gesù Cristo, riportata dal Vangelo di Giovanni, si contraddice da sola pensando a Cristo sulla croce.
La verità non può renderci liberi perché non esiste la verità assoluta o dogma. Anzi c’è il rischio che la presunta verità ci renda vittime o carnefici in quanto genera fanatismo! La storia ci insegna che tutte le ideologie crollano inesorabilmente a distanza di tempo e si afferma quella opposta, come è accaduto tra il comunismo e il capitalismo! Anche il globalismo è fallito generando il sovranismo.
Non è la verità che può renderci liberi, e forse neanche la conoscenza o consapevolezza! La verità è contaminata dalla falsità e anche la conoscenza è contaminata dall’ignoranza.
Ogni parola può esistere solamente se c’è anche il suo contrario. Esiste forse la luce senza il buio, il caldo senza il freddo, l’inspirazione senza l’espirazione, la sistole senza la diastole, l’afelio senza il perielio, l’intelligenza senza l’ottusità, l’abilità senza la disabilità, l’attenzione senza la distrazione, la felicità senza l’infelicità, il bene senza il male, la pace senza la guerra?
A proposito della felicità essa si assapora e si desidera proprio grazie all’infelicità. E così vale per tutti gli opposti.
Creando un nuovo termine si genera automaticamente anche il suo contrario.

LA VERITÀ CONVIVE CON LA FALSITÀ

La verità dunque convive con la falsità! Ricordiamoci dei vax e dei no vax. In un primo tempo sono prevalsi i vax, e guai a chi non si vaccinava; ma a distanza di due-tre anni la verità è venuta a galla, anche se i fanatici che perseguitavano i no vax non lo ammetteranno mai.
Secondo me, ogni parola per esistere deve potersi trasformare nel suo opposto, proprio come fa il giorno che si trasforma nella notte e viceversa.
Il contrasto tra due o più persone è causato proprio dalla coesistenza di verità e falsità.
Ogni persona, infine, è a un diverso stadio di consapevolezza, e come la storia ampiamente dimostra, chi è troppo avanti nella conoscenza e nella verità, non viene compreso dai suoi contemporanei e rischia il linciaggio morale e materiale.

 

 

IL MISTERO DELLE SENSAZIONI DI DOLORE CAUSATE DAI DISPIACERI

IL MISTERO DELLE SENSAZIONI DI DOLORE CAUSATE DAI DISPIACERI

 

1) IL MECCANISMO DELLE EMOZIONI E SENSAZIONI

2) COME AVVIENE LA COMUNICAZIONE TRA LA MENTE E IL CORPO

3) I PREGI SCONOSCIUTI DEL QUI E ORA

4) LA SOMATIZZAZIONE DEI DISPIACERI

Il mistero delle sensazioni di dolore causate dai dispiaceri.

Per capire come fanno i dispiaceri a trasformarsi in dolore fisico, occorre introdurre il meccanismo delle emozioni e sensazioni (a).

1) IL MECCANISMO DELLE EMOZIONI E SENSAZIONI

Il mistero delle sensazioni di dolore causate dai dispiaceri: il cuore soffre!Il mistero delle sensazioni di dolore causate dai dispiaceri

La mente conscia e quella inconscia non sono in grado di comunicare tra di loro direttamente, per lo meno durante la prima metà della nostra vita, perché hanno linguaggi diversi. Infatti, la prima si esprime attraverso i pensieri e la seconda tramite le sensazioni del corpo. Ed è un fatto a dir poco incredibile perché la mente conscia o coscienza, cioè il cervello cognitivo, corrisponde all’emisfero sinistro del cervello, mentre la mente inconscia o inconscio, cioè il cervello emotivo, corrisponde all’emisfero destro.

I due emisferi del cervello, pur così vicini, sono così diversi! Sono diversi perché hanno compiti opposti e complementari. Infatti, durante l’infanzia si verifica il processo di lateralizzazione, ossia la specializzazione funzionale dei due emisferi. Questo processo è dovuto all’educazione, cioè alla costante presenza e guida dei bambini da parte dei genitori, della scuola e non solo. I bambini sono molto spontanei, ingenui, creduloni e capricciosi, assimilano tutto facilmente: in essi predomina nettamente il subconscio.

L’inconscio è inconsapevole e irrazionale, ignora i principi morali e civili e privilegia il piacere immediato. É anche assai permaloso, non accetta i rifiuti e le imposizioni e si lascia conquistare soltanto dalla gentilezza e dall’amore. In effetti, l’inconscio o subconscio è il derivato del nostro cervello primordiale e gestisce quasi tutto il corpo: non a caso è dotato dell’istinto di sopravvivenza che è complementare all’istinto di morte (distruttività e aggressività). Infatti in natura non esiste polo o parola senza il suo opposto e complementare.

Invece, la coscienza è razionale e consapevole delle conseguenze delle nostre azioni ed è vocata per la riflessione e il senso del dovere morale e civile.

Le due menti, quindi, avendo linguaggi e compiti diversi, anzi opposti, desiderano cose diverse e perciò sono quasi sempre in contrasto.

Ecco perché siamo assaliti dai dubbi e tante volte non sappiamo neanche noi stessi cosa vogliamo. E ci capita spesso di essere in disaccordo con i nostri interlocutori! La lotta tra genitori e figli adolescenti, per esempio, è dovuta al fatto che il subconscio dei ragazzi spesso li illude di potersi affermare anche senza impegno, sacrifici e l’esperienza necessaria. Ciò mette a dura prova la pazienza e la coscienza preoccupata e vigile dei genitori.

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Come avere una mente lucida

COME AVERE UNA MENTE LUCIDA 

I pensieri sono come le nuvole in cielo.

Troppe nuvole oscurano il cielo e troppi pensieri oscurano la mente.

I pensieri si possono paragonare alle nuvole in cielo. Infatti le nuvole oscurano il cielo, mentre i pensieri oscurano la mente, cioè causano confusione.
Per avere un cielo limpido non ci devono essere nuvole; e per avere una mente lucida occorre sgombrarla dai pensieri. E cioè occorre fare in modo che la mente smetta di produrre pensieri.
È la mente conscia o coscienza che produce i pensieri e lo fa quando stiamo senza fare niente. Ma quando siamo occupati a fare qualcosa, la mente conscia o consapevole non può produrre pensieri perché è occupata – concentrata – assieme alla mente inconscia in ciò che stiamo facendo.
La mente conscia può fare una cosa sola alla volta. Se produce i pensieri non può fare altro. Se fa qualcosa di diverso, per esempio è concentrata, non può produrre pensieri. Il multitasking non è il suo forte, anzi la manda in confusione: infatti, è una prerogativa esclusiva del subconscio. Anche la fretta la mette in tilt.
Per avere una mente conscia lucida e serena, come pure recuperare la lucidità mentale, occorre smettere di oziare, e quindi di pensare, facendo qualche attività che richieda un minimo di attenzione. Per esempio la meditazione: concentrandosi sul respiro lento e profondo si ottiene la calma che è la base della lucidità mentale e della serenità, cioè chiarezza interiore. Dunque non resta che allenarsi!
Cosa succede quando le due menti sono impegnate insieme a fare qualcosa? Succede che la mente conscia e quella inconscia sono entrambe concentrate, vale a dire che i due emisferi cerebrali sono in simbiosi e si verificano le intuizioni.
Da ciò ho dedotto che soltanto l’emisfero sinistro, cioè la coscienza, produce i pensieri, mentre l’emisfero destro, cioè l’inconscio o subconscio, non produce pensieri. Non a caso la funzione del linguaggio dei destrimani viene attribuita  all’emisfero sinistro.
Il subconscio non può produrre pensieri perché non li comprende, ma attraverso il Sistema Nervoso Autonomo attiva gli ormoni specifici che arrivano al cuore tramite il circolo sanguigno e generano le emozioni.

 

La teoria dei tre cervelli ha fatto il suo tempo

LA TEORIA DEI TRE CERVELLI  DI MAC LEAN HA FATTO IL SUO TEMPO

LA COSCIENZA È UN ACCUMULO COERENTE E SEMPRE PIÙ SOFISTICATO DI CIRCUITI NEUROLOGICI

 Penso che la suggestiva teoria dei tre cervelli di Mac Lean (1984) abbia ormai fatto il suo tempo.

Fino a prova contraria nella nostra scatola cranica c’è un solo cervello diviso in due emisferi opposti e complementari. L’emisfero sinistro corrisponde alla mente conscia o Coscienza e quello destro alla mente inconscia o Inconscio (o Subconscio), in quasi perenne contrasto tra loro, pur essendo complementari.

I due emisferi sono l’espressione di istanze opposte e complementari che devono integrarsi per funzionare alla perfezione.

Gli stessi pensieri provenienti dalla mente consapevole sono spesso in contrasto fra loro e causano dubbi, incertezze ed il chiacchiericcio della nostra mente.

Tutti i problemi partono proprio dai pensieri che si trasformano in emozioni nel cuore e poi in sensazioni che mettono in azione la parte o le parti del corpo dove erano diretti i pensieri stessi.

Senza sensazione non c’è azione e neanche risultato e il corpo obbedisce all’istinto di conservazione. (P. Foglia -Vuoi la felicità? Eccola – Aurea nox, 2022).

Infatti, mente e corpo hanno linguaggi diversi, rispettivamente pensieri e sensazioni, e pertanto non si capiscono. La funzione delle emozioni è primariamente quella di collegare la mente al corpo tramite il cuore. 

L’emisfero destro corrisponde al cervello emotivo, che ha anche le funzioni che Mac Lean attribuisce al cervello rettiliano. Infatti la percezione di pericolo e di sicurezza è una prerogativa del SNA che fa parte del cervello emotivo. E non a caso l’inconscio, cioè l’emisfero destro, è assai più potente dell’emisfero sinistro.

È risaputo che in caso di pericolo, il sistema nervoso simpatico blocca il nervo vago e il cuore, che normalmente batte a 60-80 battiti al minuto, entra in agitazione per aumentare la sua gittata e far fronte alla necessità di maggiori energie.

L’emisfero sinistro, invece, cioè la coscienza, corrisponde al cervello cognitivo che è in perenne evoluzione, grazie al continuo apporto e all’implementazione dei circuiti neurologici che collegano i due emisferi cerebrali e che rappresentano le nostre conoscenze, esperienze, abilità e resilienza acquisite.

Più circuiti neurologici abbiamo, più aumentano le nostre performance. La coscienza o consapevolezza è un accumulo coerente e sempre più sofisticato di circuiti neurologici. 

 

 

 

 

 

 

PUNTI FORTI DI “VUOI LA FELICITÀ? ECCOLA!”

PUNTI FORTI DI “VUOI LA FELICITA’? ECCOLA!”

MECCANISMO DELLE EMOZIONI E SENSAZIONI

IN MEDIO STAT VIRTUS!

 RIMOZIONI = INFELICITÀ

I PUNTI FORTI E IMPORTANTI DEL SAGGIO:
“VUOI LA FELICITA’? ECCOLA! – Un autore italiano svela il meccanismo di tutte le emozioni”. Aurea Nox, 2022.
1-
La felicità è strettamente legata alle emozioni ed è d’altra parte essa stessa un’emozione. Ecco il perché del titolo e del sottotitolo del saggio in cui illustro minuziosamente non solo il meccanismo delle emozioni, ma anche quello delle sensazioni che ad esse fanno seguito.
2-
Mente e corpo hanno linguaggi diversi, rispettivamente pensieri e sensazioni, perciò non si capiscono. Ecco l’importanza delle emozioni che fanno da tramite tra la mente e i suoi pensieri, e il cuore che è la parte più importante del corpo.
I pensieri, grazie agli ormoni che sono specifici per ogni tipo di pensiero, diventano emozioni nel cuore e sensazioni o stimoli nelle parti del corpo interessate dai pensieri stessi.
Il nostro corpo non si muove senza lo stimolo della sensazione che consegue all’emozione. Potremmo quindi dire che le sensazioni hanno la stessa importanza delle emozioni da cui derivano!
3-
Ho messo in risalto l’enorme importanza dei nostri pensieri spiegando “che essi hanno già in sé l’emozione corrispondente”.
Infatti, dando un nome ai nostri pensieri – per esempio pensieri di paura – conosciamo anche l’emozione che prende lo stesso nome dei pensieri. A questo punto diventa evidente che la gestione delle emozioni è efficace soltanto se si interviene a monte delle emozioni stesse, cioè intervenendo sui pensieri: l’intelligenza emotiva si basa sul cambiamento dei nostri pensieri!
4-
Ho dimostrato dunque ciò che hanno da sempre sostenuto empiricamente i grandi pensatori: i nostri pensieri sono già azioni. Il processo parte dai pensieri che diventano emozioni nel cuore, poi sensazioni nelle parti del corpo interessate, per esempio nelle gambe che ci consentono di scappare davanti un pericolo o alle braccia per far valere le nostre ragioni, ecc.
I pensieri di paura, per esempio, si trasformano ad opera di un ormone specifico, l’adrenalina, che è appunto l’ormone della paura, nell’emozione omonima, mentre i pensieri allegri si trasformano nell’emozione della gioia grazie ad una scarica di serotonina, che è l’ormone della felicità.
In caso di pericolo abbiamo pensieri di paura, per cui il ramo simpatico del sistema nervoso autonomo causa una scarica di adrenalina e cortisolo nel sangue e ciò causa l’agitazione del cuore: ed ecco l’emozione della paura. Il cuore invia subito un surplus “temporaneo” di sangue alle gambe per fuggire a tutta velocità se è necessario fuggire, oppure alle braccia nel caso in cui la persona deve affrontare il nemico. Il surplus di sangue viene sottratto agli organi al momento inattivi e dà luogo alla sensazione in una precisa parte del corpo che si mette in azione.
5-
Nel caso di eccitazione erotica causata dal testosterone, l’ormone del sesso, il surplus temporaneo di sangue viene inviato ai corpi cavernosi del pene che da floscio diventa duro, e alla vagina che si lubrifica e diventa ricettiva alla penetrazione.
6-
Sono stato anche il primo autore a introdurre le emozioni neutre estrapolandole da quelle positive!
Le emozioni neutre, come ad esempio la calma, la pace e la pazienza sono le più gradite al cuore in quanto assicurano la regolarità del flusso sanguigno. Esse presuppongono l’equilibrio tra i due rami del SNA, il simpatico e il parasimpatico. Questa condizione è generata dall’attenzione consapevole, l’abilità per eccellenza, che crea coerenza tra mente e cuore.
7-
Quindi le emozioni neutre si verificano quando la mente è nel presente grazie all’attenzione consapevole, mentre le emozioni positive si verificano quando la mente è nel futuro, e quelle negative quando la mente è nel passato. Ovviamente, quando la mente è nel passato prevalgono i brutti ricordi e si hanno pensieri negativi che attivano il ramo simpatico del SNA; e quando la mente è nel futuro prevalgono i pensieri positivi che attivano il rampo parasimpatico, purché il passato non sia troppo forte e invadente. Quando invece la mente è nel presente grazie all’attenzione consapevole, prevalgono i pensieri neutri.
8-
Ho messo in risalto l’importanza della citazione IN MEDIO STAT VIRTUS che ci invita a stare lontano dagli eccessi! Avendo individuato molte analogie pratiche importantissime, ho dedotto che questa citazione rappresenta il principio universale della natura o principio del bene e del male.
9-
Gli eccessi sono la causa del distress o stress negativo e corrispondono al troppo e al troppo poco di ogni cosa, mentre la virtù corrisponde al loro valore medio. Il valore medio neutralizza la negatività dei due poli opposti trasformando il male in bene. Il bene deriva dunque dalla neutralizzazione del male, cioè dalla eliminazione della dualità.
10-
Le emozioni neutre coincidono con la via di mezzo.
Come è noto, la quantità media di denaro contrassegna il ceto medio! Miliardari e barboni sono quasi sempre molto infelici e stressati! C’è chi sostiene che i miliardari odiano l’umanità perché nonostante le loro immense ricchezze non sono per niente felici! Purtroppo i miliardari sono diventati troppi perché sono presenti abbondantemente in tutte le nazioni, comprese Russia e Cina già patrie del comunismo. Pertanto il ceto medio è stato fagocitato e il mondo è sottosopra a causa della corruzione dilagante.
11-
Ci sono molte prove che dimostrano che la parte sana e più abbondante di ogni cosa sta sempre al centro. La prova più importante è sicuramente rappresentata dai valori sani delle analisi del sangue e della pressione arteriosa che si attestano al centro, mentre i valori non sani sono quelli alti e cioè al disopra del limite empirico superiore e quelli bassi che sono al disotto del limite empirico inferiore.
12-
Infine ho messo in risalto nel saggio che l’infelicità è causata dalle rimozioni inconsce dei cosiddetti poli negativi o spregevoli – come per esempio l’odio – perché impediscono l’integrazione tra i due poli antagonisti della dualità e la loro reciproca neutralizzazione. È risaputo, infatti, che un amore eccessivo o passionale è malato e pericoloso quanto l’odio stesso. La più grande verità è che noi soffriamo sia a causa dell’amore, sia a causa dell’odio! Non può essere diversamente perché la dualità non integrata a causa delle rimozioni causa l’ambivalenza, per cui si passa facilmente dalla gioia al dolore e dalla vittoria alla sconfitta.
13-
I bambini rimuovono la spontaneità, come a dire il coraggio e l’intraprendenza per non perdere l’amore delle persone che li accudiscono. Ma una volta diventati grandi, se non abbiamo almeno un pizzico di coraggio, il successo ce lo sogniamo!
14-
Ecco perché il titolo del libro “VUOI LA FELICITA’? ECCOLA!” è azzeccato, non perché la felicità sia facile da conseguire, ma perché ci sono molti fattori umani e culturali, come le emozioni trattate ampiamente nel saggio e le abitudini obsolete che causano comportamenti inadeguati dovuti proprio alle precoci rimozioni dell’infanzia.
15-
Le rimozioni sono un meccanismo psichico grazie al quale la nostra coscienza allontana da sé rimandandoli nell’inconscio tutti gli eventi, i pensieri e i ricordi inaccettabili.
Sono proprio le rimozioni la principale causa dell’infelicità perché impediscono la neutralizzazione della dualità e del male!

Consapevolezza e inconsapevolezza

CONSAPEVOLEZZA E INCONSAPEVOLEZZA

una capra salta dall’altra parte di un burrone.

 Non è la coscienza che spinge la capra a fare il salto, ma il suo inconscio e cioè il suo istinto che non conosce il pericolo. 

Inconscio e istinto che abbiamo anche noi, ma noi siamo fregati dalla nostra parte razionale, cioè dalla nostra coscienza che vede soltanto pericoli…

Bambini e adolescenti non vedono i pericoli perché hanno la coscienza ancora poco sviluppata.

 

Ettore D’Antonio esattamente. Però agire d’istinto è sicuramente più sicuro.
Ecco perché la consapevolezza che nasce dalla coscienza che è anche la ragione, non deve essere osannata. L’inconsapevolezza o incoscienza o istinto svolge anch’essa un compito meraviglioso: ci fa osare, ci dà il coraggio.
E a questo punto emerge chiaramente che consapevolezza (coscienza o emisfero sinistro del cervello) e inconsapevolezza (inconscio o emisfero destro) devono integrarsi tra loro e quando si sono integrati si è anche illuminati!

Stato di presenza, pensieri, emozioni

STATO DI PRESENZA, PENSIERI, EMOZIONI

OGNI COSA PIACEVOLE, DOLOROSA O NEUTRA ACCADE NEL MOMENTO PRESENTE

 PERCHÉ LO STATO DI PRESENZA È COSÌ SPECIALE? HA A CHE FARE CON LA FELICITÀ!

Stato di presenza, pensieri, emozioni.

1. MENTE E CORPO HANNO LINGUAGGI DIVERSI
Stato di presenza, pensieri, emozioni

Stato di presenza: le emozioni sono la reazione del cuore ai nostri pensieri.Le emozioni fanno da tramite tra la mente (ed i suoi pensieri) e il corpo (e le sue sensazioni). Avendo linguaggi diversi, senza emozioni e sensazioni mente e corpo non si capirebbero e saremmo alla mercé dei nostri istinti. 

Tutto accade nel momento presente, sia gli eventi piacevoli che quelli dolorosi: e allora perché lo stato di presenza è così speciale?

Lo stato di presenza è speciale perché è caratterizzato dall’attenzione consapevole.

Ed è soltanto grazie all’attenzione consapevole che la mente si allinea (o connette) con il cuore che è sempre nel presente.

Lo stato di presenza dà luogo ai pensieri neutri: pensieri di calma, di serenità, di pace, ecc. e alle emozioni neutre ‘omonime’ che possono avere anche lunga durata. Omonime perché le emozioni hanno lo stesso nome dei pensieri. Infatti, nominando i pensieri, come si fa con i semi delle piante, si conosce l’emozione corrispondente.

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UN’ANIMA SCONFINATA-RECENSIONE

un'anima sconfinata - recensioneUN’ANIMA SCONFINATA – RECENSIONE 

LA MENTE PUÒ ESSERE IL PEGGIOR NEMICO O IL MIGLIORE ALLEATO

Un’anima sconfinata – recensione.

Un saggio rivoluzionario di crescita spirituale e personale, quello di Michael A. Singer, eccellente da tanti punti di vista! Infatti, è bellissimo imparare a non giudicare e a non provare tensione e ansia; è magnifico aprire il cuore alla gioia anziché chiuderlo e intristirsi!
 
È meraviglioso essere centrati in modo da non sperperare le energie passando da un eccesso all’altro. Ed è un’idea sicuramente geniale diventare l’osservatore dei propri pensieri, delle proprie emozioni e di ciò che succede intorno a noi. Tutto ciò ci consente di conservare la lucidità e di lasciare andare le tensioni e le paure! 
Come ripete spesso l’autore: la mente può essere il nostro peggiore nemico, se non viene allenata, o il nostro migliore alleato.

Ed ecco le mie osservazioni.

1. CONSAPEVOLEZZA PREROGATIVA DELLA MATURITÀ

UN'ANIMA SCONFINATA - RECENSIONEEsagerando nell’affannosa ricerca del nostro centro non finiamo forse per danneggiarci? E dunque, è meglio dimorare in maniera fissa al centro, o aggirarsi il più vicino ed il più frequentemente possibile? Voglio dire che se smettiamo di piangere del tutto grazie a una centratura perfetta, smetteremo anche di ridere! Il centro è immobile e possiamo assimilarlo alla morte, mentre i due poli opposti che lo circondano rappresentano gli alti e bassi della vita, le nostre esagerazioni e le nostre tribolazioni. Purtroppo, chi resta fermo a lungo finisce per atrofizzarsi.

Il centro simbolizza l’equilibrio e la presenza, ma sono i due opposti che facendosi la lotta o integrandosi, gli danno vita.

Il fatto essenziale è che i due poli opposti, sempre sovraccarichi di tensione, caratterizzano la nostra vita dalla nascita alla maturità. La consapevolezza, che è indispensabile per la centratura, è il frutto delle conoscenze, dell’esperienza e della resilienza, perciò non arriva mai subito: è in genere una prerogativa della maturità.

E dunque il nonno saggio può supplicare quanto vuole il nipote perché la smetta di esagerare!

2. UN’AMARA VERITÀ

Il nipote smetterà soltanto gradualmente di passare dalle abbuffate al digiuno, dal superallenamento al riposo a letto obbligato, dalla passione all’avversione, dall’amore all’odio e dall’entusiasmo della vittoria alla prostrazione della sconfitta.

Il vecchio saggio può anche suggerire al giovane di non giudicare il prossimo e di avere sempre il cuore aperto all’amore, ma il giovane continuerà a soffrire tantissimo a causa dell’amore.

L’amore è sano soltanto se è neutralizzato dall’odio. Se così non fosse sarebbe un controsenso esaltare il centro, l’equilibro, il qui e ora, l’integrazione degli opposti.

Se l’odio viene rimosso, dato che spesso è considerato spregevole, l’amore diventa esagerato, e si diventa possessivi, invadenti, intolleranti e pericolosi. Naturalmente, se è l’amore ad essere rimosso a causa di tradimenti, sgarbi o separazioni, l’odio può farci diventare vendicativi e crudeli.

Yin e Yang, i poli femminile e maschile, devono equilibrarsi! Più vicini sono al centro e più siamo affiatati; anzi più sono compenetrati l’uno nell’altro, più siamo integrati e prolifici.

L’unione degli opposti fa la forza, la divisione invece indebolisce entrambi.

3. AMORE INCONDIZIONATO

Più un polo è esagerato, più è lontano dal centro; il troppo e il troppo poco storpiano ogni cosa, anche nel caso dell’amore incondizionato: un mito da sfatare perché niente fa eccezione alla legge dell’equilibrio.

L’amore incondizionato è indispensabile nei primi anni di vita del neonato ed è l’istinto prodigioso delle puerpere che riscontriamo anche negli animali.

Ma deve essere sostituito gradualmente dall’amore condizionato (cioè equilibrato dall’odio o mancanza d’amore), man mano che il bambino diventa grande, altrimenti avremo dei bamboccioni paurosi incapaci di uscire dalla propria zona di comfort.

4. A VOLTE GLI AVVENIMENTI CI TOCCANO PERSONALMENTE

Quanto allo stress che si verifica quando ci opponiamo agli eventi della vita, non sempre è possibile lasciarli andare facendo l’osservatore dei propri pensieri! A volte le ingiustizie sono molto gravi e ci toccano personalmente.

Invito le persone che vogliono imparare come tacitare la propria mente e farsela alleata e come centrarsi, a leggere questo saggio favoloso!

Tantissimi complimenti e ringraziamenti a Michael Singer!

 

 

ABITUDINI OBSOLETE: INADEGUATEZZE, DIPENDENZE E FERITE DELL’ANIMA

abitudini obsoleteABITUDINI OBSOLETE

INADEGUATEZZE, DIPENDENZE E FERITE DELL’ANIMA 

Abitudini obsolete

Le dipendenze, comprese quelle dagli alimenti e dalle droghe, sono vecchie abitudini.

Le inadeguatezze e le dipendenze sono causate da abitudini obsolete. Anche le ferite dell’anima sono ricollegabili ad abitudini precoci causate da paure troppo dolorose rimosse nel profondo.

Si dice che dobbiamo fare tesoro dei nostri errori e comprendere la lezione per non sbagliare più. E allora perché spesso continuiamo a sbagliare e a ripetere gli stessi errori?

Purtroppo quando ci accorgiamo di fare gli stessi errori è troppo tardi per rimediare: ormai il nostro corpo si è abituato ai suoi automatismi inconsci! Infatti, il nostro corpo è abitudinario e quando ha preso un’abitudine, buona o cattiva che sia, non la vuole più abbandonare.

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Emozioni, il potere olimpico degli ormoni

il potere olimpico degli ormoniEMOZIONI: IL POTERE OLIMPICO DEGLI ORMONI

PER OGNI TIPO DI PENSIERO UN DETERMINATO ORMONE E SPECIFICA EMOZIONE

I NOSTRI PENSIERI SONO UN ABBOZZO DELLE NOSTRE EMOZIONI

Il potere olimpico degli ormoni.

Il massimo (troppo) ed il minimo (troppo poco) di qualsiasi cosa sono i due poli opposti di quella stessa cosa ed hanno nomi specifici. Per esempio, il denaro prende tre nomi diversi in funzione della sua quantità: ricchezza, ceto medio e povertà.

Il minimo è anche l’altra faccia del massimo e cioè sono contigui.

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