PENSIERI-RESPIRI-EMOZIONI: UN TRINOMIO INSCINDIBILE!

pensieri-respiri-emozioniPENSIERI-RESPIRI-EMOZIONI:

UN TRINOMIO INSCINDIBILE!

I PENSIERI SONO LA PRIMA FORMA D’AZIONE

TUTTO SORGE DAI NOSTRI PENSIERI

Pensieri-respiri-emozioni.

Noi siamo ciò che pensiamo. Tutto quello che siamo sorge dai nostri pensieri. I nostri pensieri costruiscono il mondo. (Buddha)

Il respiro non serve soltanto per la respirazione cellulare, cioè a trasformare i nutrienti in calore, ma fa anche da tramite tra i pensieri e le emozioni, e cioè tra la mente e il corpo.

A monte dei respiri ci sono i pensieri.

Ciò significa che per modificare il respiro si devono cambiare consapevolmente i propri pensieri e viceversa si possono cambiare i pensieri modificando il respiro. I respiri non possono cambiare da soli: occorre farlo con attenzione consapevole!

A valle dei respiri ci sono le emozioni.

Il che significa che cambiando i respiri consapevolmente cambiano anche le emozioni.

Pensieri-respiri-emozioni sono un trinomio inscindibile.

IL PENSIERO È LA PRIMA FORMA D’AZIONE

Pensieri-respiri-emozioni

Il pensiero è la prima forma di azione, perché è pensando che gettiamo le basi di quello che sarà il nostro impatto sul mondo. (Thich Nhat Hanh)

Le emozioni servono a collegare la mente al corpo, tramite il cuore, ed indurre il corpo all’azione in base ai pensieri stessi.

Le emozioni si trasformano infatti in sensazioni nella parte del corpo dove arriva un surplus di sangue.

Nel caso dell’eccitazione erotica il surplus di sangue arriva nei corpi cavernosi del pene e nei vasi della parete vaginale, mentre nel caso della rabbia arriva alle braccia, e nel caso della paura alle gambe.

NOI SIAMO CIÒ CHE PENSIAMO

PENSIERI-RESPIRI-EMOZIONI

Senza emozioni il corpo obbedisce soltanto ai propri impulsi.

E siccome le emozioni sono strettamente collegate al tipo di respiro, che a sua volta può essere modificato soltanto cambiando i pensieri consapevolmente, si comprende che le emozioni dipendono dai nostri pensieri!

Come aveva ben compreso il Buddha, “noi siamo ciò che pensiamo”.

Ecco perché se pensi a cose brutte, tristi o paurose, ti senti subito male; e se invece pensi a cose belle, allegre o rassicuranti, ti senti subito bene.

Il pensiero ha già in sé il neurotrasmettitore e/o l’ormone specifico del respiro e dell’emozione corrispondente. Proprio come il seme che ha al suo interno l’embrione che rappresenta l’abbozzo della pianta in miniatura.

Ne consegue che per dominare le proprie emozioni negative (ma anche quelle positive) c’è un solo modo possibile e valido: cambiare i propri pensieri!

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