Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio
Il peccato originale fu causato dalla noia nel giardino dell’Eden!
L’alternanza è la nostra salvezza.
Ogni problema è un’opportunità per “cambiare” le nostre credenze inconsce limitanti.
«Ciao Pasquale, scusa se ti disturbo, ma è da tempo che leggo i tuoi articoli frugando qua e là su internet e devo dirti che li ho trovati sempre molto interessanti e utili, tanto che mi sono convinto ad acquistare il tuo libro “La felicità a portata di mano”.
Da una prima lettura mi è piaciuto abbastanza, ma al contrario dei tuoi articoli, che mi mettevano di buonumore, la lettura e rilettura di alcuni capitoli di questo libro mi angosciano un po’, soprattutto mi distrugge la famosa legge dell’alternanza, che dal bene nasce il male, che dall’odio nasce l’amore ecc…, e mi chiedo: ma che senso ha darsi tanto da fare per esempio per migliorare nella vita, sia spiritualmente che economicamente, se secondo questa legge dell’alternanza purtroppo se stai bene ti devi aspettare che prima o poi starai male, o se ti stanno andando bene le cose economicamente prima o poi passerai dei periodi piuttosto brutti?!
Questi pensieri mi pesano un po’ e non riesco più a concentrarmi su quelli positivi che mi aiutavano ogni giorno ad avere la mentalità giusta per essere ottimista in tutti i campi.
Scusa, non è che pretenda che tu risolva il mio problema, ma volevo solo sapere se ho capito male il senso del tuo libro e se sotto sotto sono un inguaribile pessimista. Ciao ti ringrazio comunque per gli articoli che ogni tanto trovo e continuo a leggere ». (Messaggio di Giovanni Marco).
Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio
Caro Giovanni Marco, ti sono grato per questa domanda da un milione di dollari.
La legge dell’alternanza ovviamente non l’ho inventata io… Il mio messaggio nudo e crudo non vuole portare chi legge “La felicità a portata di mano” al pessimismo, ma aprirlo invece all’ottimismo e alla saggezza. Serve a fargli aprire gli occhi e a liberarlo dall’incantesimo del pensiero magico che più o meno tutti ci portiamo appresso dall’infanzia. Ossia che con una bella bacchetta magica possiamo aggiustare tutto e far andare le cose come piace a noi!
In effetti, se noi potessimo avere il controllo totale delle situazioni, ossia un’esperienza enorme, e soprattutto un antidoto contro gli imprevisti della vita, forse ce ne potremmo sbattere della legge dell’alternanza. E comunque non esiste ancora il siero dell’eterna giovinezza e non esiste il siero contro la… morte.
Appunto, il tuo (che è anche il mio) pensiero magico non vuole pensare al brutto, all’imprevisto che ci aspetta dietro l’angolo se non stiamo attenti a ciò che “pensiamo” e a ciò che “facciamo” in ogni momento o non ci prendiamo le nostre responsabilità. Noi vorremmo soltanto il bello, soltanto la gioia, soltanto la felicità! Come dire: niente dolore, niente dispiaceri, niente malattie. Ed invece, immancabilmente, la vita è un continuo alternarsi di alti e bassi e siamo sempre, “chi più e chi meno”, insoddisfatti e angosciati.
Se filasse sempre tutto liscio, l’orgoglio, la superbia e la sete di potere genererebbero mostri!
Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio
Anche l’uomo più ricco e più potente del mondo è continuamente preso da mille problemi e angosce! Anzi più è in alto e più aumentano le sue responsabilità. Persino il papa, che forse è più vicino a Dio rispetto a noi, è preso da mille preoccupazioni quotidiane!
La verità è che i problemi non si possono evitare ma, contrariamente all’idea comune, sono “utili” perché ci riempiono la vita. Tanto è vero che non appena si va in pensione, se non ci troviamo un’altra attività più o meno impegnativa, ci penseranno le malattie a tenerci impegnati…!
Ogni problema è un’opportunità per “cambiare” le nostre credenze inconsce limitanti che vengono alla luce proprio attraverso il disagio che è un invito esplicito ad abbandonare le vecchie abitudini.
La Quercia chiese al Mandorlo: “Parlami di Dio!”. E il Mandorlo fiorì. (Nikos Kazantzakis)
I problemi sono angoscianti soltanto quando sono troppi perché provocano stress e non ci consentono di recuperare agevolmente le energie. La persona che non si riposa e non si diverte abbastanza è sempre sotto stress.
Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio
Lo stress è dovuto sempre e soltanto alla scarsità di riposo e di svago.
Lo scopo del riposo e dello svago è “alternare” gli immancabili momenti brutti della vita con momenti belli. Ma se non ci svaghiamo abbastanza, e non andiamo mai a cinema o a teatro, o non guardiamo mai un film comico, e non facciamo mai una bella gita in compagnia degli amici, i momenti belli non arrivano. Come pure, se non facciamo mai una buona azione e non intratteniamo buone relazioni, non arrivano momenti belli e ci restano soltanto quelli brutti.
I momenti brutti non mancano mai, vengono da soli soprattutto quando non ce li aspettiamo. In realtà, i momenti negativi sono causati soprattutto dall’ignoranza e dalla pigrizia!
I momenti belli ce li dobbiamo “procurare” noi con azioni mirate, altrimenti non arrivano o arrivano raramente.
Dunque, mi domandi con grande acume: «Che senso ha darsi tanto da fare se poi arriveranno lo stesso i momenti brutti»!
Il fatto è che se non ci rimbocchiamo continuamente le maniche, non solo arriveranno i momenti brutti, ma arriveranno in maniera accelerata e invasiva e saranno di gran lunga maggiore dei momenti belli!
Se non ci diamo da fare, per esempio migliorando la nostra istruzione per cercare di capire perché ci succedono certe cose, saremo travolti dagli avvenimenti! Anche se non ci diamo da fare e mettiamo qualche soldo da parte per ogni futura evenienza, e non cerchiamo di migliorare ogni giorno non solo la nostra situazione economica, ma ogni altro aspetto della nostra vita, a cominciare dal fisico, si ammaleranno inesorabilmente il nostro corpo e la nostra mente

Ci dobbiamo dare tantissimo da fare, caro Giovanni, altrimenti la bilancia del bene e del male penderà inesorabilmente dal lato del male e sarà sempre più difficile equilibrarla e farla pendere anche dal lato del bene. La depressione è un baratro da cui neanche gli ansiolitici riescono a farci uscire.
Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio
La verità, sai qual è, caro Giovanni? Che Dio è molto più intelligente e saggio di quanto credono i pessimisti! Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio!
Il Creatore ha fatto in modo che ogni cosa, ripeto ogni cosa, avesse pregi e difetti.
Ribadisco: ogni cosa ha sempre pregi e difetti. Noi vorremmo prenderci soltanto i pregi e lasciare i difetti agli altri, ma questo non è possibile. Una mela, per fare un esempio banale, non la puoi mangiare quando è acerba e neanche quando è troppo matura, ma soltanto quando è matura al punto giusto. Voglio dire che il bene, per sua stessa natura, è destinato a guastarsi proprio come si guasta il tempo, il cibo, la salute e il buon umore.
Appunto, “bel” tempo e “cattivo” tempo si alternano in continuazione proprio come l’inspirazione e l’espirazione, la sistole e la diastole, la luce e il buio, gli alti e bassi della vita, i momenti di buon umore e di cattivo umore, di gioia e di tristezza, di salute e di malattia.
Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio
Sono questi gli effetti della legge dell’alternanza, o del ritmo o dell’armonia: tutto si muove come un pendolo. La misura dello spostamento a destra è la stessa dello spostamento a sinistra.
Ogni cosa ha sempre due facce, una positiva e una negativa. Ma ogni cosa, quando diventa esagerata, perde i suoi pregi e mostra i suoi difetti!
Noi vorremmo prenderci soltanto il piacere e rifiutare il dolore, ma se il Creatore avesse creato soltanto la gioia, la noia sarebbe stata molto più brutta di qualunque tristezza.
Pensa un po’: il peccato originale fu consumato proprio nel giardino dell’Eden, un luogo meraviglioso e stracolmo di delizie!
Io credo che il diavolo tentatore non sia altro che la… noia! La noia è la causa di tante tentazioni contro le quali spesso è difficile lottare.
Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio
Più si è deboli, immaturi e viziati, più è facile cedere alla tentazione del piacere immediato!
Più si dispone di denaro e più difficile è resistere ai propri istinti e alle proprie debolezze. Ma più si è poveri e più si vive di miseria, di stenti e di desideri insoddisfatti!
Noi vorremmo tutto ciò che piace a noi! Per esempio, desideriamo le giornate di sole, ma senza pioggia seccherebbe ogni cosa. Noi vorremmo soltanto l’estate, ma senza le altre stagioni moriremmo di fame…
Noi vorremmo tanto divertimento, ma le cose belle sono tali solo se durano poco!
Il bambino maltrattato è costretto a ridurre la sua sensibilità al dolore per diminuire la sofferenza, ma in questo modo perde anche la sensibilità alla gioia! Per ridere, e per ritrovare la gioia, si deve anche piangere, si deve “accettare” il pianto!
L’accettazione dei dispiaceri e della realtà amara della vita è la migliore medicina contro i disagi e le amarezze, e per giunta gratis! Beh, un prezzo lo dobbiamo pur pagare: l’accettazione è dolorosa ma ci libera dal male, esattamente come la febbre è il rimedio “naturale” contro le malattie!
Accettare significa ingoiare il rospo! Accettare significa anche perdonare e/o perdonarsi! Se non lo fai, non smetterai di soffrire!
Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio
Se non lo accetti, il “rospo” ti resta sullo stomaco! Quando ti ribelli e resisti continuando a lamentarti e a dare la colpa del tuo disagio a questo e quello, a cominciare dal Creatore fino ai genitori che ti hanno messo al mondo e che non hanno mai abbastanza soldi, il rospo continuerà a pesarti sullo stomaco e a farti stare male.
Le ernie e tante brutte malattie sono causate da emozioni negative represse, ossia da “rospi” non digeriti, o meglio non accettati!
Le emozioni negative, a cominciare dalla paura e tutti i suoi derivati (ansia, angoscia, panico, rabbia, depressione, lamentele, gelosia, odio, egoismo, mancanza di… soldi, l’elenco è troppo lungo…) ci tolgono la lucidità mentale e, sotto il loro effetto ipnotico, istintivo e automatico, persino la persona più istruita si comporta a volte peggio di una bestia!
Eppure se mancasse la paura, il mondo sarebbe ancora più assurdo!
Le cose che non riusciamo ad avere in alcun modo e le situazioni che vorremmo evitare creano potenti emozioni negative, proprio come accade nelle delusioni sentimentali! Ci fanno sentire una nullità, ci tolgono l’entusiasmo, l’autostima, la serenità e persino il buon senso! Soltanto ingoiando il rospo, ossia accettando la realtà, smettiamo di lamentarci e ritroviamo la razionalità e il buon senso per affrontare la vita come si deve!
Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio
Dunque, ti domando: ti preoccupa ancora l’alternanza? Io ho imparato a benedirla! Io apprezzo il Creatore per la sua infinita sapienza!
Ho imparato a gioire – si fa per dire naturalmente… – persino in un momento di crisi perché so che sto per fare un grosso salto in avanti! Le crisi rappresentano un momento di cambiamento importante, vengono per farci crescere anche se sono dolorose. Ma la maggioranza delle persone non lo sa, essendo prigioniera del pensiero magico dell’infanzia quando c’erano i genitori che accorrevano al minimo lamento e si prendevano cura di noi!
E non sapendolo, hanno difficoltà a diventare adulti, ossia autonomi e indipendenti! Si disperano, recriminano, se la prendono con i genitori, con le ingiustizie del mondo, con Dio stesso, e non riescono ad accettare la realtà! Continuano a rimuginare cattivi pensieri e ad opporsi ai cambiamenti!
Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio
Si diventa adulti e si comincia ad avere successo nella vita soltanto quando smettiamo di lamentarci come fanno i bambini e ci prendiamo le nostre responsabilità assumendo un atteggiamento positivo e liberandoci del pensiero magico dell’infanzia!
Il bambino capriccioso vuole tutto e subito! Ed è normale che sia così. Ma non è normale fare i capricci e lamentarsi ad una certa età! Il guaio è che tantissimi adulti sono vittime del pensiero positivo ad oltranza e hanno bisogno del gratta e vinci… anche perché purtroppo c’è sempre più gente che specula liberamente sulle debolezze umane e c’è chi mente spudoratamente presentando la legge d’attrazione in maniera miracolistica… rafforzando i danni del pensiero magico!
Senza impegno e sacrifici non si arriva da nessuna parte! Se manca l’impegno e la determinazione si affonda nei fallimenti e nella disperazione! Senza l’accettazione della sofferenza, quando arriva, non si ritrova la serenità e la gioia!
Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio
Nessun atleta diventa campione se non si allena a fondo, se non rinuncia ai piaceri immediati, se non sta attento a cosa mangia e se non è costante, convinto e determinato. Senza uno sforzo di volontà, un po’ d’impegno quotidiano, e un piccolo sacrificio oggi, saremo inevitabilmente costretti a grandi sacrifici domani! Nessun professionista riesce ad eccellere se non divora libri su libri mettendo in pratica ciò che ha imparato, anche sbagliando nei primi tempi! La gente comune sbava e si attarda solo davanti alla tavola imbandita o alla vetrina dei dolci del bar per poi ritrovarsi grassa, gonfia, acciaccata e con tanti affanni…
Senza un piccolo sacrificio il nostro Sé Istintivo ci porta alla malora. Il godimento immediato (abbuffate, alcool, droga, sesso, gioco d’azzardo, fumo, ecc.) è la rovina di tanti giovani. È a questo soprattutto che mi riferisco, caro Giovanni, a proposito del bene che si trasforma in male!
Quando si esagera, ogni pregio si trasforma in difetto.
Senza un Io Cosciente forte, vigile, volitivo, responsabile e flessibile, le emozioni negative diventano incontrollabili e non si riesce a far pendere la bilancia “anche” dal lato buono.
Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio
Caro Giovanni, l’alternanza è sicuramente la cosa più saggia che ha inventato il Creatore!
Basta pensare che anche il giorno si alterna senza sosta con la notte e l’estate si alterna immancabilmente con l’inverno. L’inverno è gelido, non ci piace? Ed è proprio per questo motivo che è così bella l’estate! Ma se ci fosse soltanto l’estate, la Terra arderebbe in continuazione! E se le formiche non facessero istintivamente scorte in estate, durante l’inverno morirebbero di fame.
Se non stiamo attenti a cosa facciamo “oggi”, se non ci diamo da fare abbastanza, se non ci preoccupiamo di crescere ogni giorno con un costante continuo miglioramento, precipitiamo in un pozzo senza fondo infrangendo noi stessi la legge dell’alternanza!
Il Creatore è infinitamente intelligente e saggio
L’alternanza, caro Giovanni, è la nostra salvezza!
Il messaggio de “La felicità a portata di mano”, dunque, è estremamente positivo e lungimirante: la felicità è effettivamente a portata di mano, a patto che stiamo attenti alla qualità dei nostri “pensieri” perché essi si trasformano in azioni, convinzioni, comportamenti e abitudini; e a patto che si accettino anche gli inevitabili momenti brutti della vita che apparentemente vengono da soli, ma in realtà sono dovuti sempre e soltanto alle nostre scelte e decisioni sbagliate, o alla nostra mancanza di preparazione.
Meno esperienza abbiamo e più errori facciamo, ma non c’è altro modo per imparare! Dobbiamo metterci in gioco e accettare lo stress, accettare gli errori, perché soltanto così miglioriamo e ci facciamo una posizione.
La vita è una palestra di allenamento! Se ti dai da fare abbastanza, riesci a recuperare velocemente la serenità e la gioia proprio in virtù della legge dell’alternanza! Se però non ti rimbocchi le maniche migliorando la tua formazione; se non sei disposto, per il tuo stesso bene, a qualche rinuncia o a qualche piccolo sacrificio oggi, per esempio evitando di abbuffarti a tavola e facendo regolarmente un po’ di moto e almeno qualche ora di lettura ogni giorno, i momenti negativi prenderanno inesorabilmente il sopravvento su quelli positivi e ti rendono la vita sempre più odiosa!
Insomma, caro Giovanni, la legge del bene e del male, pardon dell’alternanza dice soltanto che la tua macchina, senza benzina, non cammina!
Sarebbe magnifico se quel che hai scritto lo divulgassi “gratuitamente”; Renderebbe davvero missionario il tuo talento di scrittore.Totomizza il to guadagno,aiutare gli altri gratuitamente non è accumulare denaro. Hai la pensione, ma non basta..si è piu’ vincenti e ci si sente appagati dal denaro. La parola gratuito non paga le nostra extra things life!
Gratuitamente hai ricevuto, gratuitamente dai.
Ciao Andrea,
il denaro è solo un mezzo, non lo scopo dei miei interessi, ma se dovessi solo rimetterci che senso avrebbe? E credimi, la pubblicazione dei miei primi due saggi mi è costata un sacco di soldi che ho sottratto alla mia famiglia. Non pensi che mia moglie potrebbe dirmi: “Pasquale, la tua passione è la mia rovina”!
Ma c’è anche un’altra ragione molto importante. Uno degli scopi della mia vita è quello di essere un buon esempio per i miei figli, verso i quali mi sento ancora in colpa avendo sottratto loro molto tempo in passato. Se dalle mie passioni non ne dovesse scaturire un vantaggio per loro, mi sai dire come potrei giustificarmi e soprattutto che esempio sarei?
Devi sapere anche che il successo dell’attività di una persona si misura soprattutto in termini economici, e purtroppo io sono ancora ben lontano da questo traguardo; e devi anche sapere che le cose regalate non vengono apprezzate. Ho regalato tantissimi libri in giro e resto male quando mi dicono che non hanno terminato (o iniziato…) la lettura! Se non avessi tanti fans e non ricevessi continue attestazioni di stima e commenti da parte dei miei lettori, avrei già smesso di scrivere!
Infine, se permetti, non sono tenuto a far sapere quel che do in beneficenza.
Cordiali saluti.
Caro Pasquale, un altro articolo fantastico. Complimenti.
Solo una domanda: Lei crede nella legge dell attrazione o per lei e’ solo una bufala?
Glielo chiedo perche nell’ articolo ce’ una frase dove non si capisce bene la sua idea sulla legge dell attrazione “….anche perché c’è tanta gente che specula sulle debolezze umane e c’è chi mente spudoratamente presentando la legge d’attrazione in maniera miracolistica …”
Un caloroso saluto.
Davide
Caro Davide,
solo i formatori seri, ossia che non spillano soldi alla gente illudendoli come ha fatto, per esempio, “The secret”, facendo credere all’esistenza di un’enorme abbondanza nell’universo che può essere attratta con grande facilità, dicono chiaro e tondo che senza sacrifici non si raggiunge alcun traguardo. Mi fa piacere che tu la pensi come me. Grazie del commento.
Pasquale, volevo spiegarti perché penso che Dio non sia saggio. La mia adorata nonna (non c’è più), me l’ha insegnato, i miei genitori pure, ma io ho difficoltà a crederci poiché ci sono così tante ingiustizie nella vita, su questa terra…ingiustizie gravi da togliere la dignità alle persone e Lui il Creatore – “così saggio così buono così misericordioso” che fa? Non interviene, guarda il male diffondersi e non fa niente. Il male l’opposto del bene che Lui stesso ha creato, come il giorno e la notte, come l’inverno e l’estate, come…. ecc.
Detto in due parole… quindi non credo affatto sia saggio da parte sua.
Ciao Pasquale, un abbraccio e auguro una buonissima serata.
Angela
Ciao Angela,
ti comprendo perfettamente. Se ho scritto un articolo così deciso e perentorio è perché anch’io ho nutrito forti dubbi sul nostro Creatore, anch’io ho visto e vedo tante ingiustizie, ma poi ho compreso.
Ho compreso che la vita ce la creiamo noi, con le nostre scelte, le nostre decisioni, e il più delle volte sbagliamo. Dobbiamo per forza sbagliare perché non abbiamo abbastanza esperienza per non fare errori.
Ma a furia di fare errori, veniamo a capo della situazione, un poco alla volta. Cosicché la seconda parte della nostra vita ci vede molto più saggi e soddisfatti rispetto alla prima parte…. Questo è appunto il mio caso, ma non solo il mio.
Ti confermo che “in Paradiso ci si annoia” perché si ha tutto: quando abbiamo tutto è peggio di quando non abbiamo nulla, è peggio delle ingiustizie, come dici tu, che ci sono nel mondo: “su questa terra…. ingiustizie gravi da togliere la dignità alle persone”.
E Lui il Creatore – “così saggio buono e misericordioso” – se ne fotte! Non interviene. Non ci viene in aiuto come facevano papà e mamma, come faceva “l’adorata nonna”, Lui lascia fare: ci dice, arrangiati!
Cara Angela, noi ad una certa età non siamo più bambini e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, dobbiamo rimboccarci le maniche, dobbiamo darci da fare per colmare le nostre lacune e vincere le ingiustizie della vita, perché il creatore, Dio, quello che ci ha messo al mondo, ossia tua madre e tuo padre – chi ti aspettavi che fosse…? – non possono più imboccarci come facevano una volta… e non possono neanche sostenere un colloquio di lavoro o un esame difficile al posto nostro!
Da una certa età in poi dobbiamo vedercela da soli, e prima smettiamo di lamentarci e di accusare il Creatore, cioè chi ci ha messo al mondo… perché non elimina le immense ingiustizie della vita, ma forse è più esatto dire, i nostri disagi, prima diventiamo adulti, ossia autonomi e responsabili ed in grado di risolvere da soli le nostre difficoltà.
Chi è arrivato in alto in genere ha fatto la gavetta, e chi arriva per raccomandazione, subirà tanti di quei calci nel sedere da dire: “Povero me, chi me l’ha fatto fare!”
Se ci fosse sempre qualcuno a risolvere i nostri problemi e i nostri errori, a tirarci fuori dai guai e dalle ingiustizie del mondo, ci troveremmo nel giardino dell’Eden, in Paradiso, dove la NOIA è assai più terribile dei problemi stessi!
Caro Maestro,
innanzitutto grazie per il corposo e interessante commento. Condivido senz’altro la tua espressione sulla vita: “La vita è una successione di attimi di felicità, momenti di stand by, dolori spesso profondi e apparentemente incolmabili”.
Condivido anche la tua opinione sul fatto che : “… quello che definiamo astrattamente male dipende spesso dalle nostre proiezioni individuali. Dolore (o delusione) e noia provengono, cioè, dalle rappresentazioni idealizzate dei nostri desideri che sono fonte di insoddisfazione se non vengono realizzate”.
Mi domandi se: “Siamo davvero sicuri che le cose che ci mancano siano realmente utili alla nostra felicità e che la nostra vita cambierebbe per il meglio ottenendole?” Se intendi dire che le nostre realizzazioni materiali non ci assicurano una maggiore felicità, mi trovi pienamente d’accordo.
Mi domandi anche se “siamo davvero in grado di stimare quali sono gli obiettivi buoni per noi”. Una persona matura si giudica dal suo grado di responsabilità. D’altra parte cosa ne pensi delle persone irresponsabili, ossia di tutti coloro che non riescono a vedere più lontano del loro naso e cadono vittime del soddisfacimento del bisogno immediato? Dunque, confondere il bisogno col desiderio può anche accadere, ma l’importante è saper posticipare i propri bisogni e desideri.
Non ho mai detto di accettare i nostri limiti, e neanche di accontentarci, e proprio per questo parlo della necessità di un costante continuo miglioramento. D’altra parte l’insoddisfazione è la cosa più inevitabile di questo mondo, tutti soffrono di insoddisfazione, ma meno male che è così, perché è proprio essa che ci spinge a darci da fare per raggiungere la soddisfazione!
Non a caso dicevo che il peccato della disubbidienza o peccato originale, causato dalla noia, fu commesso in un luogo di delizie e di piaceri perché quando si ha tutto è peggio di quando non si ha niente!
Certo, possiamo “anche perderci nella costruzione magnificata dei nostri sogni”, ma senza sogni e senza desideri la vita sarebbe impossibile, anche se “poi ci troviamo di fronte alla realtà che è spesso dura da mandare giù”.
Sono d’accordo con te, caro maestro: “l’ideale della felicità è assolutamente legittimo”, a condizione che venga coltivato preoccupandosi non solo della propria felicità, ma anche della felicità degli altri. Perché tutti anelano e tutti hanno diritto alla felicità!
Caro Pasquale, trovo interessante e, in buona parte, condivisibile la tua teoria dell’alternanza tra bene e male che si realizza nel ciclo vitale degli esseri umani sotto la regia intelligente di un essere supremo. La vita è una successione di attimi di felicità, momenti di stand by, dolori spesso profondi e apparentemente incolmabili. O anche dolori meno laceranti ma che lasciano ugualmente un senso di vuoto o di vertigine. Dolori per i bisogni inappagati e noia per mancanza di aspirazione, dovuta al momentaneo soddisfacimento dei bisogni.
La felicità, intesa come appagamento dei bisogni (fisici o morali) è un breve, ed illusorio, istante che separa questi stati? Forse sì. Ma con l’impegno e la determinazione, con il lavoro costante su noi stessi, quegli istanti – come tu stesso suggerisci – possono essere meno brevi e illusori.
E’ anche vero, però, che quello che definiamo astrattamente male dipende spesso dalle nostre proiezioni individuali. Dolore (o delusione) e noia provengono, cioè, dalle rappresentazioni idealizzate dei nostri desideri che sono fonte di insoddisfazione se non vengono realizzate. Queste rappresentazioni sono obiettivi (materiali, spirituali, sociali).
Ma ti pongo un altro interrogativo: siamo davvero in grado di stimare quali sono gli obiettivi buoni per noi? Pertanto, immaginando tutto quello che vorremo ottenere, non rischiamo forse di confondere il bisogno con il desiderio? Siamo davvero sicuri che le cose che ci mancano sono realmente utili alla nostra felicità e che la nostra vita cambierebbe per il meglio ottenendole? Dal momento in cui accettiamo i nostri limiti e cessiamo di giudicare ciò che ci renderebbe felice o meno, stiamo creando un contesto privo di insoddisfazioni.
Possiamo anche perderci nella costruzione magnificata dei nostri sogni, ma poi ci troviamo di fronte alla realtà che è spesso dura da mandare giù.
E allora credo, caro amico mio, che l’ideale della felicità è assolutamente legittimo, ma non dovrebbe essere edificato sul retro di una vita, adottando le tinte dolorose della noia, del dolore, dell’ insoddisfazione o del senso di colpa. Il frutto dell’ illusione è quasi sempre la delusione.
By Candido Autero. Pittore artistico Napoli ( Italia )