Innamòrati di te stesso!
Soltanto se ami te stesso(a), sei capace di amare e attrarre un’altra persona e fare cose straordinarie.
Chi è innamorato di sé stesso ha un atteggiamento di fiducia e gratitudine verso la vita che gli spiana tutte le strade
A chi non sa amarsi manca sempre tutto!
“Pasquale aiutami, sono disperato. Sono circa tre mesi che non dormo e non mangio. Sono in profonda depressione. E’ da anni che inseguo la donna dei miei sogni e mi ero convinto che se fossi riuscito ad avere una pancia piatta e muscolosa, l’avrei talmente impressionata che sarebbe caduta ai miei piedi. Con questo obiettivo ho fatto cose veramente straordinarie negli ultimi tempi. Sono riuscito a fare fino a due ore di corsa a piedi, cosa che io stesso consideravo impossibile per me. E mi sono alzato tutti i giorni alle sei di mattina per andare a correre.
Ma ora non ce la faccio più neanche ad alzarmi dal letto. Sono demotivato, mi sento distrutto. Ho avuto l’ennesima delusione perché nonostante il mio bel fisico, quando l’ho incontrata lei è rimasta indifferente! Non è rimasta scioccata come avevo immaginato e ora non so cosa fare, non riesco né a dormire, né ad alzarmi dal letto. Puoi aiutarmi?” (Un messaggio che ho trovato nella mia posta privata).
Innamòrati di te stesso!
Sei caduto in depressione per un motivo semplicissimo: ti sei innamorato della persona sbagliata!
Sei andato a correre come un matto e ti sei alzato alle sei di mattina perché eri fortemente motivato, ma ti sei sacrificato per la persona sbagliata!
La depressione è dovuta al tuo fallimento, alla tua delusione, all’avere perseguito un obiettivo sbagliato.
Tu non puoi controllare la vita e i desideri di un’altra persona.
Il tuo obiettivo era sbagliato in partenza.
Ma forse potresti ancora conquistare la donna a cui tieni così tanto, ad una condizione: “Devi prima innamorarti di te stesso!
È per te stesso che devi alzarti alle sei del mattino per andare a correre e a sudare; è per te stesso che devi impegnarti a fondo nei tuoi obiettivi e sacrificarti!
Innamòrati di te stesso!
Devi essere innamorato di te stesso perché sei tu, proprio tu, la persona più importante della tua vita e non la donna dei tuoi sogni. Lasciamo stare le cazzate su Narciso!
Quando non ci sarai più, non ci sarà neanche lei, non ci sarà nessun altro nella tua vita. I sacrifici li devi fare per te stesso, non per un’altra persona.
Ti devi mettere tu sul piedistallo, non metterci la donna (o l’uomo) che ami.
Quando sei innamorato di te stesso hai la luce negli occhi, sprizzi amore e gioia di vivere, sei felice di esistere e puoi conquistare anche la più bella donna del mondo perché, a tutti gli effetti, sei un semidio.
Se sei innamorato di te stesso sei molto ottimista e sicuro di te, credi ciecamente nelle tue possibilità e hai slancio, grinta e determinazione! Niente potrà sfuggirti!
Innamòrati di te stesso!
Per raggiungere ambiziosi traguardi è necessaria una forte motivazione e per non perdere mai la motivazione ci vuole una cosa semplicissima: devi innamorarti di te stesso (o di te stessa)!
Soltanto se ami te stesso(a), sei capace di amare e attrarre un’altra persona e fare cose straordinarie.
Soltanto se sei innamorato di te stesso, hai un atteggiamento di fiducia e di gratitudine verso la vita che ti spiana tutte le strade. La gratitudine è efficacissima perché genera contentezza, ottimismo ed entusiasmo per la vita.
A chi non sa amarsi manca sempre tutto!
Il segreto per imparare ad amarsi è iniziare a coccolarsi e a premiarsi da soli, anche per successi piccolissimi, senza aspettare che ci sia qualcun altro a farlo!
Oh…Salve signor Pasquale Foglia, mi chiamo Tamara ho letto il suo articolo riguardo l’innamorarsi di se stessi ….ma…Non è contro natura??? Cioè è come se “l’ossigeno deve amare se stesso anziché i miei polmoni !!!!” E viceversa…i miei polmoni hanno necessità di amare l’ossigeno !!!! Se amo me stessa Tamara allora a che serve l’uomo??? Anche nella natura il cielo ama la terra e la terra ama il cielo è sono l’uno di fronte all’altro, perché un uomo non può mettere al primo posto la sua donna e così la donna con l’uomo ?????? Quando “Io” amo me stessa ” Tamara questo IO è la mia parte maschile ??? Mi farebbe piacere sentire il suo parere a riguardo , la ringrazio in anticipo !
Ciao Tamara, hai preso troppo alla lettera il mio articolo!
Io ho scritto chiaramente che “Soltanto se ami te stessa, sei capace di amare e attrarre un’altra persona e fare cose straordinarie”. Quindi è chiaro che devi amare il tuo uomo, ma sei capace di farlo soltanto se riesci ad amare innanzitutto te stessa.
Infatti, se non sei capace di amare neanche te stessa, dove lo prendi l’amore da dare ad un’altra persona?
Grazie del commento.

Che bomba di energia la tua risposta Pasquale!
Hai perfettamente ragione sai?
Io mi lamento, eppure lui è lì con me.
Lo accuso di non prestarmi attenzioni e non coccolarmi. A tal proposito, sono piuttosto esigente e a volte, devo ammetterlo, forse rischio di soffocarlo.
Ma sai cosa ho notato? Che se capita che esce (rarissimamente), sento che mi manca tantissimo!
Ed è proprio in quei momenti che mi rendo conto dell’importanza che lui sia lì in casa, seppure impegnato nelle sue cose.
E in più, sai che devo dire?
Che è davvero bravissimo a cucinare! Fa da mangiare troppo bene cucinando di tutto, dai primi piatti, alle pizze, tigelle, pane, secondi, pesce, dolci e chi più ne ha più ne metta.
Ed è un piacere quando ci mettiamo a tavola a gustare le sue prelibatezze, magari accompagnate da un buon bicchiere di vino che scalda l’atmosfera.
Vedi?
Con le tue parole sei stato in grado di farmi vedere la faccenda da un’angolatura opposta rispetto a quella da cui ero partita: in pratica hai trasformato quello che vedevo come un problema in una fortuna!
Sei davvero un grande!
E hai ragione quando dici che tante donne al giorno d’oggi si separano per un non nulla e poi si pentono.
Io ne conosco tante e anch’io sono stata tentata di farlo, a 25 anni, nei primi anni di matrimonio: se non l’ho fatto è perché sia io che mio marito abbiamo delle famiglie che ci hanno aiutato a ragionare e siamo rimasti uniti. Molto ci ha aiutato anche l’educazione religiosa che abbiamo entrambi ricevuto. Tra l’altro abbiamo due figli e alla fine, per una serie di motivi, sono contenta di non aver fatto il passo della separazione.
E’ vero, devo imparare ad essere grata alla vita per tutto ciò che ho che è davvero tanto.
Mi precipito, tutta contenta, a leggere “come riconquistare la serenità”.
E… per rimanere in tema di gratitudine…. è con immensa riconoscenza che ti porto il mio grazie!
Ciao Rita,
sai fotografare le situazioni della vita reale che è una meraviglia!
“Lo accuso di non prestarmi attenzioni e non coccolarmi. A tal proposito, sono piuttosto esigente e a volte, devo ammetterlo, forse rischio di soffocarlo. Ma sai cosa ho notato? Che se capita che esce (rarissimamente), sento che mi manca tantissimo! Ed è proprio in quei momenti che mi rendo conto dell’importanza che lui sia lì in casa, seppure impegnato nelle sue cose.
E in più, sai che devo dire? Che è davvero bravissimo a cucinare! Fa da mangiare troppo bene cucinando di tutto, dai primi piatti, alle pizze, tigelle, pane, secondi, pesce, dolci e chi più ne ha più ne metta. Ed è un piacere quando ci mettiamo a tavola a gustare le sue prelibatezze, magari accompagnate da un buon bicchiere di vino che scalda l’atmosfera”.
E ti ringrazio per questo bellissmo complimento che mi hai fatto: “Con le tue parole sei stato in grado di farmi vedere la faccenda da un’angolatura opposta rispetto a quella da cui ero partita: in pratica hai trasformato quello che vedevo come un problema in una fortuna”!
Cara Rita, tante persone, sia donne che uomini, perdono spesso la testa nella vana ricerca del partner ideale, e non capiscono che ce l’hanno già al loro fianco, in carne e ossa! Purtroppo i primi anni di matrimonio sono difficilissimi perchè, attenuandosi la spinta erotica, vengono fuori tutte le magagne nascoste sia dall’uno che dall’altra, e ci si dimentica completamente di quanto si era sognato e sofferto per conquistare la propria donna o il proprio uomo. Il guaio delle coppie in generale è che diminuisce la tolleranza reciproca e si fa di ogni piccolo problema un dramma.
Ci siamo passati tutti…. Chi supera queste crisi iniziali dovute alla caduta dell’atrazione e dell’infatuazione, potrà dirsi fortunato mille volte! Il vero amore infatti nasce col tempo, e non si tratta più di amore spontaneo (attrazione fisica e/o infatuazione), ma di un amore ragionato e maturo, altrimenti detto attaccamento, che non esclude l’attrazione sessuale tra i coniugi e che trova la sua forza e legame nel progetto familiare costruito insieme e nell’amore per i figli e i nipoti.
1abbraccio

Ciao Pasquale, sono stata attratta dall’argomentazione di questo articolo: quando si parla d’amore, io mi metto sempre in prima fila.
Vedi, sono sposata da 15 anni.
Per impostazione personale, ho sempre messo al primo posto il rapporto di coppia, l’amore, l’affetto. Per me si tratta di cose fondamentali. Devo ammettere che forse in me c’è una sorta di dipendenza da queste cose (e so che è sbagliato).
Vedi, mio marito è una brava persona ma troppo spesso è preso dai suoi interessi personali quando è in casa: è un fanatico tifoso di calcio, in più gli piace cucinare. In pratica, spesso, lo accuso che quando è in casa, c’è ma è come se non ci fosse proprio perchè è sempre preso da troppe cose per cui non gli rimane mai tempo per stare con me.
Mi sono sempre lamentata di queste cose, sentendomi vittima del fatto che mi trascuri.
Ora il tuo articolo mi ha fatto pensare.
E’ giusto che mi lamenti e mi senta vittima perchè lui sta poco tempo con me?
Mi sono chiesta: forse questo accade perchè non mi amo abbastanza?
Io soffro per il fatto che lui abbia altri interessi al di là di me ed io, a mia volta, non mi cimento in chissà quali altri interessi al di là del lavoro perchè penso solo alla famiglia (i figli e a lui).
Forse è sbagliato che io sia così “casa e lavoro”.
Forse dovrei interessarmi ad altro e coltivare altri interessi, anche se in realtà, non è ciò che voglio fare. Probabilmente in me predomina la pigrizia della mia parte inconscia, l’abitudinarietà, e faccio fatica ad uscire dagli schemi. Tu lo hai scritto in tutte le salse che se diamo ascolto al nostro istinto, siamo assolutamente pigri e statici.
Allo stesso tempo, so già che se provo un pò “ad emanciparmi”, lui si ingelosisce e di conseguenza litighiamo per delle sciocchezze. Lo so perchè l’ho già provato.
Quindi Pasquale non lo so.
Ho già fatto mille ragionamenti ma non ci arrivo a capo.
Perchè è tutto così difficile?!
Carissima Giulia, come sempre sei molto stimolante. Sei una donna molto fortunata e non lo sai. Tuo marito trascorre tanto tempo a casa ed è come se non ci fosse? Ti domando: ti senti più sicura se sta a casa e cucina al posto tuo, oppure che se ne vada in giro con gli amici? Dai per scontata la sicurezza che ti dà la sua presenza in casa e non ti rendi conto che se manca la sicurezza (o protezione di un uomo) la donna si sente perduta! Il solo fatto che è presente significa che non ti trascura e che ti vuole tanto bene: gli piace averti davanti ai piedi…!
Non è una battuta; conosco uomini che preferiscono fare gli straordinari e le notti e avere un secondo lavoro per stare lontano da casa… Chissà perché…
In realtà sei tu che ti trascuri, perché quando dico che bisogna innamorarsi di se stessi voglio dire che occorre trovare il tempo per dedicarsi ai propri hobby e alla propria persona. Se non si assicurano queste cose, la vita sembra scialba e ce la prendiamo col partner che non ha colpe. A volte può bastare fare shopping anche senza comprare nulla, soltanto ammirando le vetrine, per appagare la propria voglia di nuovo; come pure andare regolarmente in vacanza con tutta la famiglia e ritrovarsi con le amiche a fare due chiacchiere o pettegolezzi….
Vero è che quando si hanno interessi diversi, per esempio a te piace andare al mare e a lui in montagna; a te piace leggere e invece a lui piace vedere la televisione; a te piace startene sola e a lui piace fare baldoria con gli amici, ecc. ecc. Quando sono troppe le divergenze di interessi possono nascere malintesi, ma a questo bisognava pensarci prima di andare sull’altare. Comunque credo che non sia assolutamente il tuo caso.
La vita di coppia non è mai facile perché la vita insieme logora sia l’attrazione fisica che la comprensione reciproca. Conosco donne che si separano alle prime difficoltà, credendo di vincere il terno al lotto, perché non sopportano il vocione del marito o perché si sentono trascurate… Dopo qualche tempo si pentono amaramente del passo fatto perché non è facile trovare un nuovo partner per tantissime ragioni.
Mi spiace dunque contraddirti: non è vero che è tutto così difficile! Impara ad essere grata alla vita per il marito che ti sei scelto, per i bei figli che hai, per la tua casa, la macchina e le tue biciclette; per il fatto che vai regolarmente in vacanza, per le tue capacità professionali e le tue competenze; per la tua bellezza, la salute e per tante altre cose che hai. L’abitudine alla gratitudine, ai ringraziamenti per ciò che già hai, è ciò di cui hai bisogno per apprezzare tuo marito e la tua stessa vita. Si vede che non hai ancora avuto il tempo di leggere “Come riconquistare la serenità! Credo che faccia al caso tuo, ma anche di milioni e milioni di altre persone! Perciò aspetto e sollecito il tuo commento: ci tengo veramente molto!
Se ti manca qualcosa, sappi che devi essere tu per prima a darlo per averlo!
1abbraccio

Ciao Pasquale e grazie per avermi avvertito di questo tuo articolo.
Sono stato una vita a migliorarmi fisicamente per cercare di attrarre una donna…peccato però che la bellezza fisica ti può dare un grande aiuto…ma poi dopo l’adolescenza questa qualità da sola non basta più.
Sono andato a cercare diverse ricerche su internet riguardo la bellezza fisica…La chiave per avere più sesso e attrazione a livello fisico dipende dalla simmetria del nostro corpo.Più il nostro corpo è simmetrico più è attrattivo all’occhio umano.
Io per migliorarmi mentalmente e fisicamente ho scelto di diventare ambidestro oltre che a fare palestra.Imparando a scrivere con la mano non dominante (la sinistra nel mio caso) ho riscontrato notevoli benefici per la mia mente e corpo:una memoria migliore,maggiore forza e un corpo più simmetrico.Ci sono diverse ricerche e libri che parlano bene dell’ambidestrismo ma non riesco a capire perchè a me ha reso il corpo più simmetrico…Ne sai qualcosa Pasquale?
Tornando al discorso di prima…Per conquistare una donna serve
1)Dominanza;
2)Sicurezza di sè;
3)Indipendenza;
e non “essere bastardo” :spesso la gente stronza che ha successo con le donne ha in se queste tre qualità…ma poi manca di responsabilità…
Ciao!
Caro Romolo,
per diventare attraente una donna deve trovarti di facile e piacevole compagnia. Se invece sei un musone o sei pronto a correggerla per ogni cosa che dice, anche se sei simmetrico al mille/mille non credo che lei troverà piacevole la tua compagnia. Condivido invece le altre cose che hai detto.
1abbraccio
Caro Pasquale buongiorno ed ancora grazie per i tuoi articoli sempre molto incisivi ed indispensabili per procedere ad andare avanti nella nostra quotidianità.
Ho letto anche i commenti degli altri intervenuti dove si mette in evidenza correttamente il ruolo dell’equilibrio nel senso che, un eccesso sia da una parte che dall’altra non si concilia bene con la nostra vita, in altre parole stiamo dicendo che dobbiamo prendere sempre più consapevolezza delle nostre azioni, cioè agire consapevolmente…sebbene questo è francamente non sempre poco attuabile nella nostra società in cui molte delle nostre azioni sono determinate da fattori esterni… in questo territorio si potrebbe parlare per giorni, ma uno dei principali problemi cui noi siamo soggetti è esattamente quello di capire quando molte delle nostre azioni/decisioni scaturiscono veramente per nostro volere o siamo ” leggermete” circuiti…in buona sostanza…dobbiamo ragionare con la nostra testa…
Tornando sul sentiero dell’argomento, è correttissimo volersi bene, concedersi anche delle piccole soddisfazioni commisurate alle nostre possibilità significa anche dare a noi stessi qualcosa di piacevole, se ci priviamo anche delle piccole soddisfazioni che possiamo permetterci cosa siamo al mondo per fare? Un caro abbraccio
Caro Antonio,
il mio computer si è messo a fare i capricci…
Volersi bene è fondamentale per stare bene con se stessi e con gli altri. Innamorarsi di se stessi significa anche essere grati alla vita ed essere ottimisti e positivi. Quanto alle cose che non possiamo controllare, come dici tu, non ci resta che acccettarle…
1abbraccio
Ciao Carissimo..
Grazie dell’articolo è semplice ma è molto profondo..
certo sembra strano che il nostro equilibrio e la nostra serenità dipendono da una parola cosi usuale ..e diamo per scontata che ci sia già nel nostro bagaglio di vita, si da per scontato che parte del nostro egoismo e già amore verso noi stessi, invece non è altro che amore malato non fa altro che isolarsi da quello che ci circonda.. certo rimane difficile stabilire se l’amore che abbiamo per noi è poco o è tanto .. è giusto o sbagliato.. quello che è certo è che riuscire ad amare se stessi rimane è il primo passo verso la maturità e la consapevolezza della responsabilità che abbiamo verso di noi inanzi tutto, poi verso gli altri.
Un abbraccio e grazie.
Cara Saloua,
“quello che è certo è che riuscire ad amare se stessi rimane il primo passo verso la maturità e la consapevolezza delle responsabilità che abbiamo verso di noi inanzi tutto, poi verso gli altri”.
Ben detto, brava!
1abbraccio
pasqualefoglia
scrittore motivazionale
Concordo con ogni tua parola Pasquale, bisogna amare se stessi, mettersi su un piedistallo…darsi tempo, comprensione…cerchiamo spesso fuori di noi qualcosa che ci faccia sentire amati, perchè in realtà non riusciamo ad amarci da soli.
Personalmente mi amo molto :))) forse troppo in questo periodo…
Mi permetto di dire due parole a Marco…caccia le palle…la prossima volta che la vedi prendila baciala con passione…senza fare troppe chiacchiere alle donne non piacciono, più fatti e meno parole, corte spietata…se la vuoi davvero prenditela.
Cara Luna,
amarsi è importantissimo, ma non bisogna amarsi troppo. Ci vuole equilibrio in tutto. Persino una virtù in eccesso diventa un danno: amare e amarsi troppo non è un bene.
Bisogna innamorarsi di se stessi per compensare il fatto che ci amiamo poco o niente; ma se amarsi poco è dannoso, lo è anche amarsi troppo. In medio stat virtus!
1abbraccio
pasqualefoglia
scrittore motivazionale
Volevo anche aggiungere che io vivo da solo da perecchio, e ancora oggi ho sempre la sensazione che lei mi stia guardando e giudicando.
Insomma mantengo sempre un controllo ossessivo sui miei comportamenti e le mie emozioni perché ho come una paura di “esplodere”..
Marco, falla esplodere la tua paura, o meglio esplodi pure e vedi che ti succede…!
Ricordati che più cerchi di controllarti, più sei esposto a comportamenti irrazionali e compulsivi.
Purtroppo tu hai un forte conflitto interiore causato da valori contrapposti: bisogno di libertà e spontaneità, di vivere la tua vita, da una parte, e bisogno di obbedienza dall’altra.
Tu eri e sei una persona normale, tua madre una donna depressa e nevrotica.
Caro Pasquale ti ringrazio di cuore per i tuoi articoli sempre molto interessanti e diretti in questa societa che ci distrugge psicologicamente, quando ci si accorge che qualcosa in noi non va , bisogna fare chiarezza in noi stessi, individuare il problema ed adottare tutte le strategie possibili in modo di poter migliorere la nostra qualità di vita.Certo è molto difficile perchè si trovano sul nostro cammino tante difficoltà ,ma niente è facile in questa vita siamo ormai abituati a voler tutto e subito.Questo articolo è molto bello credo anch io che bisogna prima amare se stessi per poter amare gli altri ,trovare i propri equilibri e vivere la vita serenamente . un saluto elisa
Cara Elisa,
ti ringrazio molto per il commento e concordo perfettamente con le cose che hai scritto. Complimenti per la tua bravura.
1abbraccio
pasqualefoglia
scrittore motivazionale
Io diciamo che ho lo stesso problema ma “inverso”.
Nel senso, mi madre é sempre stata una donna rigida, che mi ha sempre imposto un controllo eccessivo, con proibizioni, doveri e quant’altro.
Una cosa che lei odiava é che io facessi palestra, e proprio questo odio che lei aveva per la palestra mi motivava a farla ancora di più.
Come se lo facessi quasi per dispetto. Insomma facevo tutto ciò che lei mi proibiva perché mi dava carica, mi piaceva.
Ma ora ogni volta che vado in palestra mi vengono degli attacchi di panico, e mi sento tremendamente in colpa per aver fatto ciò che ho fatto, come se avessi infranto un codice morale o simili.
Fatto sta che questo senso colpa é veramente marcato, mi sento quasi “cattivo” ad amare me stesso e a fare ciò che facevo prima, perché ho sempre la sensazione che ogni volta che faccio qualcosa per il mio piacere, non lo faccio per me ma “contro” di lei, e mi vengono i sensi di colpa.
Quello che mi dà rabbia é che io so che é irrazionale, perché obiettivamente non le ho fatto nulla, mi divertiva solo “trasgredire” queste sue regole. Ma ora mi sento veramente una persona orribile.
Insomma, come faccio a togliermi questa sensazione di colpa e a riconoscere ciò che veramente facevo PER ME e ciò che facevo CONTRO DI LEI?
Anche mangiare qualcosa mi da la sensazione di infrangere una regola..
Grazie in anticipo !!
Caro Marco,
hai una convinzione sbagliata: tu non sei una persona orribile, sei una persona normale perché non facevi niente di sbagliato!
Il tuo amore per te stesso non era libero o spontaneo, né tanto meno maturo o ragionato.
Tu non hai infranto a suo tempo alcuna regola, non facevi altro che manifestare la tua grinta, la tua voglia di vivere, la tua spontaneità e voglia di libertà. Quindi non agivi contro di lei, ma per il tuo piacere.
Ti consiglio di rispolverarla la grinta perchè ne hai assolutamente bisogno!
——–
1abbraccio
pasqualefoglia
scrittore motivazionale