A COSA SERVIVA IL PENSIERO POSITIVO?
I pensieri neutri derivano dall’integrazione tra i pensieri positivi e negativi.
Non sono i pensieri positivi che ci fanno stare bene, ma i pensieri neutri e cioè i pensieri di calma, di pace, di armonia, di gratitudine, di pazienza, di compassione. Tali pensieri danno luogo ad emozioni omonime.
I pensieri neutri derivano dall’integrazione tra i pensieri positivi e negativi.
Il pensiero positivo ha fatto il suo tempo. Infatti, il compito dei pensieri positivi era quello di neutralizzare ed equilibrare i pensieri negativi che ci destabilizzano consciamente e inconsciamente. Quindi i pensieri neutri sono il frutto della crescente consapevolezza che genera la centratura o equilibrio tra i due opposti.
A questo punto possiamo scegliere direttamente i pensieri neutri e ci centriamo in maniera automatica. Infatti i pensieri neutri sono l’effetto della presenza consapevole!
Voglio dire in sostanza che dai pensieri negativi siamo passati a quelli positivi ed infine a quelli neutri grazie alla crescita graduale della consapevolezza.
Quando si parla di mente, si parla del nostro cervello in azione che, come è noto, è diviso in due emisferi cerebrali che rappresentano la nostra coscienza e il nostro inconscio, l’un contro l’altro armato in quanto generatori di istanze opposte e di pensieri opposti.
Dall’integrazione dei due opposti che rappresentano il male assoluto, e cioè il troppo e il troppo poco di ogni cosa, si ottiene la via di mezzo, cioè il bene corrispondente all’equilibrio, alla salute, all’armonia e alla saggezza. (Vedi il principio universale della natura.)
La via di mezzo è il presente racchiuso tra il passato e il futuro.
Se abbiamo così spesso dubbi e incertezze un motivo ci deve pur essere. Se il nostro dialogo interiore non è quasi mai gratificante e spesso confuso se non proprio flagellante, è perché la coscienza morale e sociale, per salvaguardare la civiltà, è costretta a mettere regole su regole che limitano sempre più l’inconscio, il nostro istinto!
Si, l’istinto che oggi ha preso il sopravvento sulla riflessione e sul buon senso, cioè sulla coscienza e sulla ragione, mandando il mondo sottosopra!
La regola fondamentale della natura, e quindi della vita, è l’ambivalenza e cioè ogni cosa ha sempre pregi e difetti, vantaggi e svantaggi. E tutto ciò per effetto della dualità per cui bene e male convivono insieme come il giorno e la notte da cui discende ogni cosa.
Dobbiamo capire tutti una buona volta che se ci fosse solo il bene, la vita sarebbe una noia mortale! Anzi, senza l’opposto di ogni cosa, senza il tic tac, non ci sarebbe cambiamento e la vita sarebbe impossibile.
Ogni cosa che entra deve anche uscire, come il respiro ed il cibo.
E sé tanta gente è frustrata ed infelice, è proprio perché non accetta il cambiamento dalla gioia alla tristezza, dalla luce all’oscurità, dalla salute alla malattia, come se ogni negatività fosse per sempre.